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07/07/2013 - BOLOGNA - BOLOGNETTI ROCKS
Report a cura di: Crossoverboy
L’estate scorsa un mio caro amico mi ha consigliato di andare al
Botanique di Bologna per ascoltare il live di Glen Hansard.
Prima di quella data mi ero informato su di lui e soprattutto mi sarei
aspettato diverse cover dei Pearl Jam o di Eddie Vedder, ma non avevo
neanche la più vaga idea di chi avevo di fronte.
Glen è nato come buskers e salito alla ribalta dopo aver vinto l’Oscar
per la bellissima "Falling Slowly" tratta dal film "Once".
Ecco ora, ad un anno di distanza, la mia aspettaviva era molto alta
anche perchè dopo quel concerto tornai a casa rapito dalla sua voce e
dalla sua musica.
Qui al Bolognetti Rocks si presenta con i "The Frames" un quartetto
d’archi e tre fiati.
Parte subito con “You will Become” tratto dal suo primo disco solista,
“Rhythm and Repose”, e subito il pubblico presente si alza dalla panche
per ascoltare la sua voce.
Mi sembra strano vederlo suonare con una chitarra elettrica e non con la
sua scassatissima acustica.
Prosegue il concerto con brani nuovi mischiati a quelli fatti con i the
Frames e The Swell Season con alcune chicche come in “Love Don't Leave
Me Waiting” dove inserisce la cover “Respect” di Aretha Franklin.
Nei momenti in cui rimane solo sul palco con la sua chitarra sembra
trovarsi molto più a suo agio, scherza con il pubblico, sembra più
disteso e rilassato e dal sound Blues si passa ad un Folk rock più
intenso.
Divertente quando Glen riceve l'invito ad un matrimonio e il momento
degli spot improvvisati di tre famose marche di acque minerali e
naturali.
Una volta tornati sul palco tutti i componenti della sua tour band, Glen
procede con la sua scaletta con “Lucky guy”, “High Hope” e la bellissima
“Fitzcarraldo” dei Frames.
“Her Mercy” è quel brano che non ti aspetti, inedito che anticipa il
gran finale.
L’anno scorso una fortunata ragazza era salita sul palco per cantare con
lui e dopo un anno è sempre lei che accompagna Glen nella bellissima
“Falling Slowly”. La ragazza si comporta molto bene anche se
visibilmente emozionata.
Negli encore lascia il microfono e con la sola forza della sua voce
canta “Say to me now” prima di far risalire sul palco il violinista, il
bassista e il chitarrista per eseguire “The Gold”.
Succesivamente lascia il palco al suo primo violinista che esegue un
brano bellissimo di musica classica.
Per il gran finale sceglie una stupenda canzone irlandese “The Auld
Triangle” che lascia cantare a tutti i componenti della sua band, al
fonico e all’addetto luci e per 5 minuti trasforma Bologna in Dublino.
In conclusione, posso dire che non è stato lo stesso concerto dell’anno
scorso, ma le emozioni che riesce a dare Glen hansard sono sempre
eccezionali. Sarebbe impagabile poterlo vedere nella sua Dublino magari
per strada, accompagnato solamente dalla sua chitarra e dalla sua
bellissima voce.
Un ringraziamento particolare agli organizzatori del Bolognetti rocks e
a Silvia Pititto
Setlist:
You will Become
What Happens When The Heart Just Stops
Maybe Not Tonight
Talking With The Wolves
Love Don't Leave Me Waiting
Philander
Low Rising
When Your Mind's Made Up
Bird of Sorrow
Leave
In These Arms
Come away to water
Lucky guy
High Hope
Fitzcarraldo
Song of Good Hope
Her Mercy
Lisa
Falling Slowly
Say to me now
Gold
This Gift
Passing Through
The Auld Triangle