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20/03/2015 - COPPARO (FE) - TEATRO DE MICHELI
Report a cura di: Fabio Goretti
Le canzoni semplici e pure dei tre allegri ragazzi morti, “scritte come le scriverebbe un quindicenne”, come spesso dice Toffolo durante i loro live, si miscelano perfettamente all'atmosfera più complessa creata dall'Abbey Town jazz Orchestra creando un ensamble a dir poco emozionante.
Il concerto è stato anche un crescendo nell'interpretazione della musica soprattutto swing e jazz , i brani infatti sono stati arrangiati in una nuova chiave. Il live è iniziato con un brano interpretato dalla sola orchestra che ha automaticamente catapultato il pubblico dei concerti rock in un mondo diverso, delicato e complesso. Successivamente è salito sul palco Davide Toffolo, frontman e cantante dei Tre Allegri Ragazzi Morti che accompagnato dall'orchestra ha intonato il singolo “La mia vita senza te”, alla quale sono seguiti alcuni classici della band di Pordenone tra cui anche “il mondo prima” che come sempre ha fatto emozionare e cantare il pubblico.
Quando i brani hanno iniziato a virare su ritmi in levare il batterista dell'orchestra ha lasciato spazio a Luca Masseroni e tutti insieme hanno eseguito brani tratti da “Primitivi dal futuro” tra cui una bellissima versione strumentale del brano che dà il nome all'album, durante la quale la sezione fiati dell'orchestra si è sbizzarrita in variazioni ed accompagnamenti che hanno reso il brano magico.
A ruota il contrabbassista e parte dell'orchestra sono usciti facendo posto ad Enrico Molteni, il bassista della band. La classica formazione (senza il quarto uomo) ci delizia con qualche brano che riesce a far tornare quindicenni tutti i presenti in sala. A questo segue “solo voci” la tatuata bella e un breve sketch dedicato in maniera ironica alla musica del nuovo millennio rappresentata da un brano di musica elettronica trasmessa tramite uno smartphone. Fortunatamente poco dopo tornano sul palco tutti insieme deliziandoci con tanto di orchestra in un breve bis.
Complimenti alla band di Pordenone, serve sempre coraggio per confrontarsi con l'atmosfera reverenziale che crea un teatro sia sui gruppi sul palco sia sul pubblico che tende a rimanere immobile. Loro però hanno vinto facendo divertire e creando uno spettacolo che va oltre il concerto rock. Tanti complimenti anche all'Abbey Town Jazz Orchestra diretta dal bravissimo Bruno Cesselli che ha saputo unire la forza del live dei Tre Allegri Ragazzi Morti alla delicatezza del teatro e alla sua dimensione quasi sacrale.