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25/04/2015 - Rock Planet - Pinarella di Cervia (RA)
Report a cura di: Carlo Vergani
Dopo il tour da headliner nel Regno Unito ed in vista del prossimo tour a stelle strisce, per due date sono tornati nel nostro paese una delle migliori band della scena rock britannica: i The Answer.
Stasera al Rock Planet di Cervia sono accompagnati dai White Miles e dai the Picture books.
I Picture books sono un duo: batteria e chitarra acustica per un sound che va dal rock al blues americano degli anni 70 stile Black Keys.
La loro performance mi ha molto colpito, le loro canzoni portano alla mente un classico viaggio coast to coast in sella ad un chopper e come ha dichiarato il cantante, riporta la loro esperienza personale di biker.
Anche i White Miles sono un duo ma la chitarra acustica viene sostituita da una elettrica molto distorta suonata da una ragazza punk che sembra appena uscita da un concerto al CBGB.
Il batterista è molto valido e il loro sound decisamente punk inglese di prima generazione.
Non è di certo il mio genere preferito e si sposa poco con gli altri due gruppi che sono in tour con loro, nonostante questo ci mettono una grinta incredibile e di sicuro in un altro contesto avrebbero avuto più seguito.
I The Answer sono in Italia per far ascoltare i brani del loro nuovo disco 'Raise A Little Hell' che reputo tra i più riusciti del 2015.
Avevo già avuto modo di sentirli dal vivo a Piazzola sul Brenta qualche anno fa in supporto ai Wolfmother e mi avevano fatto una gran bella impressione.
Stasera sono come headliners e, nonostante lo scarso pubblico, riusciranno a fare un grandissimo show.
Uno dei primi brani è il nuovo singolo “Red” dove uno sfacciato blues rock riesce a scaldare il pubblico, grazie anche al carisma del frontman Cormac Neeson.
L’energia che ci mette Cormac è ammirevole, soprattutto dal momento che c’è poco pubblico, la sua grinta è tale che è una gioia per gli occhi soprattuto durante "Demon Eyes”.
Uno dei migliori brani del loro ultimo disco “Other side” anche dal vivo risulta splendido senza neanche una sbavatura, allo stesso modo la versione acustica di “strange kinda nothin’”.
“Raise a Little Hell” chiude il disco e il concerto con Cormac che scende tra il pubblico incitando a cantare con loro.
Cormac prega il pubblico di inginocchiarsi con lui per poi rialzarsi quando la bamd riprende a suonare in pieno il pubblico sale con lui cantando a squarciagola il brano.
Chiudono con due riempi pista come “Nowhere Freeway” e “Under the Sky” che chiudono nel migliore dei modi la serata.
Stasera è stata una serata rock bellissima, peccato per il poco pubblico, ma le tre band hanno ricreato l’atmosfera giusta nonostante tutto.