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LIMP BIZKIT / FRANK TURNER
12/06/2015 - MERANO (BZ) - ROCK THE LAHN
 



Report a cura di: Carlo Vergani

Anche quest’estate mi sposto in Sudtirolo per un festival rock e quest’anno ho deciso di andare a Merano per il Rock the Lahn.
Per il 10 anno hanno scelto una super line-up, soprattutto quella del primo giorno con Frank Turner e i Limp Bizkit.
La location è un campo sportivo trasformato in sede per concerti, molto curato come sempre anche per quanto riguarda la sicurezza,  cosa che tanti organizzatori di concerti e festival più importanti dovrebbero prendere come esempio.
Al mio arrivo stanno suonando gli Insanity allert. Il loro frontman è molto caratteristico e il loro suono è un mix tra AC/DC e Iron maiden, di cui fanno anche una cover.
Riescono a scaldare il poco pubblico presente, il pienone si vedrà tra qualche ora con Fred Durst e soci.
Quando sale sul palco Frank Turner c’è ancora poco pubblico, ma quando partono le note di Ricovery si parte con lo show, il pubblico piano piano arriverà…eccome se arriverà.
Lo show del cantante britannico e della sua band “The Sleeping Souls” è una sorta di greatest hits delle sue migliori canzoni con l’aggiunta della chicca “Eulogy” cantata in tre diverse lingue tra le quali ovviamente il tedesco per rendere omaggio al Sudtirolo.
ho conosciuto e apprezzato Frank Turner con l’uscita di “Tape Deck Heart” e stasera oltre a “Recovery” esegue da questo disco anche “Plain Sailing Weather” “The Way I Tend to Be” “4 Simple Words” e “Polaroid Picture”.
Esegue metà dei brani con la chitarra acustica e metà con quella elettrica ma si vede lontano chilometri che i brani più riusciti sono quelli in acustico.
Il concerto è quasi finito ed inizia a piovere ma questo non pregiudica l’esecuzione di “4 Simple Words” durane la quale Frank lascia il folk per tornare ai fasti hardcore del passato.
Torna indietro nel tempo anche sul palco dove si butta letteralmente sulla folla che ha cominciato a riempire l’area, rischiando di scivolare sulle casse bagnate dalla pioggia, ma il risulto ottenuto è fantastico.
Non ha eseguito “Oh Brother” , ma non importa il suo show è stato fantastico, il suo sound non c’entra molto con i Limp Bizkit, ma il pubblico vive senza polemica la giornata di grande musica.
Parlare dei Limp Bizkit mi fa tornare indietro di 15 anni, e quel concerto che la band tenne nel 2000 a Bologna durante l’Independent Day Festival.
Quello è stato forse l’apice dei Festival italiani e per chi ha avuto la fortuna di esserci come il sottoscritto, potrà confermare che un altro show come quello che i Limp Bizkit hanno tenuto quel giorno sarà irripetibile in Italia.
Non mi aspetto di certo i fuochi d’artificio stasera ma di certo di ballare e cantare facendo dei salti nel passato con Fred Durst e compagnia.
Cominciano subito con “My Generation” ed è immediatamente delirio! Il pogo è incredibile con l’arena tutta piena che salta e canta con la band.
I membri del gruppo sono molto calmi e quasi distaccati,lasciando a Fred il compito di correre e saltare sul palco ma i 45 anni si fanno sentire anche per lui.
Il momento più carino si è visto con “My Way” durante la quale ha fatto salire sul palco una giovanissima fan per farla cantare con lui. 10 anni fa avrebbe fato salire 4 ragazze poco vestite, ma anche Fred ha una sua famiglia ed è cresciuto anche in questo aspetto.
Lui stesso dice al pubblico: “ 10 anni fa mi avreste buttato sul palco dei reggiseni e mutande femminili e nel 2015 mi buttate scarpe e ciabatte?” .
C’è da dire che le ragazze che 10 anni fa che gli buttavano il reggiseno ora sono mamme che portano le loro figlie al concerto.
Ci sono molte pause forse troppo e dispiace che non ci siano in scaletta brani tratti da “Results May Vary” e di “Gold Combra”.
Fanno diverse cover come sempre, spaziando dai Metallica fino ai Rage Agaist The Machine, dimenticandosi delle “loro” cover “Faith” e di” Behind Blue Eyes” che per me sono due brani che non possono mancare da una setlist di un concerto dei Limp Bizkit dato che fanno parte della loro storia.
Questa setlist è praticamente il greatest hits uscito 10 anni fa senza le cover, “Boiler” e appunto “Eat You Alive” che spero recuperino per le altre date del tour.
“This is Limp Bizkit style” ed è proprio questa la cosa importante, nel 2015 dovrebbe uscire il loro nuovo disco “Stampede of the Disco Elephants” sperando che non si trasformi nel loro “Chinese Democracy”.
In conclusione nel 2015 vale ancora la pena andare a vedere i Limp Bizkit anche se non sono più quelli di una volta, sperando che questi show siano solo l’antipasto per il tour che seguirà il nuovo disco.


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