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VII STURM UND DRANG
Delle macchine!Come si potrebbero definire altrimenti i Lamb Of God?Non accennano a perdere smalto da ormai più di quindici anni, i loro album sono sempre una garanzia ed il nuovo "VII Sturm Un Drang" ne è l'ennesima dimostrazione. Il disco è brutale e diretto, i suoni puliti di "Wrath" e le sperimentazioni di "Resolution" sono state messe da parte per dare sfogo alla rabbia repressa del vocal Randy Blythe, che ha dovuto passare diversi mesi in un carcere Ceco per un'accusa di omicidio, dalla quale è stato poi assolto (un fan della band è morto ad un loro concerto cadendo dal palco). "VII Sturm Und Drang" è un'album che ti prende a ceffoni dalla prima all'ultima canzone. Il suono ha tendenze più thrash che groove, un po' come era accaduto su Wrath, ma questa volta la produzione è stata volutamente lasciata più "ruvida", per permettere alla coppia d'asce Morton-Adler e al batterista Chris Adler, di lavorare al meglio ripescando un po' lo spirito di Sacrament. Il trittico iniziale "Still Echoes-Erase This-512" ti investe come un tornado forza 5. Hard core, groove e thrash, arroventano il lettore cd come fossero magma e la timbrica brutale di Blythe è veramente un qualcosa di lacerante. "Embers" è la chicca che non ti aspetti, sembra la solita canzone dei LOG ma ad un certo punto compare la voce di Chino Moreno dei Deftones, dando vita ad una miscela di Lamb Of God e Deftones, tanto bella quanto originale, infatti, non appena rieccheggia il falsetto di Moreno, le chitarre di Morton e Adler, paiono accompagnate da quella di Stephen Carpenter, dando vita ad un vero e proprio tributo della band ai Deftones. Da quasi dieci anni, il gruppo americano, viene considerato come l'erede più accreditato dei Pantera, pur facendo parte di una branca molto più estrema. E' palese, che nel sound dei LOG ci sia qualche riferimento alla band di Phil Anselmo ma non lo era mai stato così tanto come su "Overlord" dove, nei primi minuti, Randy Blythe si diletta in un inconsueto cantato melodico, verrebbe quasi da dire una nuova "Cemetery Gates", ma proprio mentre il brano sembra destinato ad un finale forse un po' anonimo, ecco che i riff si rifanno taglienti, il ritmo accelera e Blythe ricomincia a sfornare brutalità canora. Brano non immediato ma ben studiato. Su passaggi come "Delusion Pandemic" e "Nightmare Seeker", il groove si irrobustisce e, fatta eccezione per qualche rasoiata un po' slayeriana, si possono scorgere i Lamb Of God di inizio millennio, quelli che hanno saputo emergere dall'underground e imporsi tra i grandi. Chino Moreno non è l'unico ospite del disco, su "Torches", troviamo anche Greg Puciato dei Dillinger Escape Plan. Questa volta, nessun tributo, il brano ha dei momenti di decelerazione più rock (in questo ricorda Resolution), sopra i quali la melodia di Puciato trova il giusto spazio, passandosi il testimone con Blythe nei cambi più "hard". I Lamb Of God sono ancora, senza ombra di dubbio, uno dei migliori gruppi metal del pianeta e "VII Sturm Und Drang" è la risposta a chi li dava per finiti a causa delle vicissitudini giudiziarie di Blythe.
Voto: 8,5
Still Echoes
Erase This
512
Embers
Footprints
Overlord
Anthropoid
Engage The Fear Machine
Delusion Pandemic
Torches
Wine And Piss
Nightmare Seeker