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IMMORTALIZED
Ho sempre avuto un rapporto di amore-odio con i Disturbed. Amore perchè quel "The Sickness" del 2000 è uno dei miei album di metal alternativo preferiti, che ha saputo conquistarmi grazie al suo sound innovativo, grezzo, malato e distorto che ben si sposava con i vocalizzi e la stupenda timbrica di David Draiman. Odio perchè, praticamente, dal 2002 in poi, i Disturbed hanno continuato a riscaldare la stessa minestra, non proponendo più niente di nuovo (tolte una manciata di canzoni su "Ten Thousand Fists" e "Indestructible"), si sono seduti e basta, pensando che un diverso dosaggio della melodia, sarebbe bastato a farli campare di rendita. Quando nel 2011, la band decise di prendersi una pausa per riorganizzare le idee, mi era sembrata la decisione più giusta, peccato che i flop dei side project scaturiti da questo stop programmato (Device e Fight For Flight su tutti), ha riportato i membri del gruppo sui propri passi forse troppo presto, in un momento in cui, le tossine del pessimo "Asylum" del 2011, erano ancora in circolo. Quindi arriviamo alla "reunion" (termine un po' forzato nel loro caso) del 2015 ed al nuovo e sesto album "Immortalized" che ripropone esattamente gli stessi Disturbed degli ultimi quatro dischi, anche se i riffs sono stati leggermente smussati ed è stata aggiunta la pessima influenza dei side project sopra citati (cose un po' industrial e pop hard rock). Della band "malata" di The Sickness, non è rimasto quasi più nulla, gli stessi "Uh-ah-ah-ah" di Draiman, ormai risultano vuoti e scontati, e la ricerca costante della melodia da platea, sta portando la band in territori hard rock non lontanissimi da quelli degli Alter Bridge, rendendo tutto troppo lineare. Mi riesce difficile parlarvi delle singole canzoni, perchè difficilmente potrei sottolineare qualcosa di cui non siete già a conoscenza. L'unica novità, se così si può considerare, è la cover "The Sound Of Silence" di Simon & Garfunkel, che nonostante risulti piuttosto anonima, continua la cover-tradizione dei Disturbed. Posso solamente aggiungere che "Immortalized" è un disco hard rock-groove, con melodie in tipico stile Disturbed che sicuramente farà contenti i rocker a stelle strisce, più inclini ad apprezzare le sonorità radiofoniche, rispetto al più esigente pubblico europeo (rimasto sempre un po' più freddino nei confronti di Draiman&C.). Quindici anni fa, i Disturbed si presentavano ai loro live, travestiti da Hannibal Lecter, oggi, li vedo molto più adatti ad un completo da ragioniere dotato di calcolatrice. Urge cambiare menu; non siete ne gli AC/DC, ne gli Iron Maiden.
Voto: 5,5
1. The eye of the storm
2. Immortalized
3. The vengeful one
4. Open your eyes
5. The light
6. What are you waiting for
7. You're mine
8. who
9. save our last goodbye
10. Fire it up
11. The sound of silence (Simon & Garfunkel cover)
12. Never Wrong
13. Who taught you how to hate