Il "Revival Alternative Metal Tour" si sposta nella terra dei canguri dove troviamo i giovanissimi Ocean Groove. A questo punto, visto che anche band come In Flames e Suicide Silence, hanno deciso di reinventare il proprio sound in chiave "nu", possiamo definitivamente affermare che, se il metalcore era stato il successore del nu metal, il successore del metalcore è udite udite...il nu metal. Fine delle idee nel mondo delle borchie?Forse, magari giudicheremo tra qualche tempo.

Torniamo ai nostri Ocean Groove, un manipolo di poco più che diciottenni dal buon talento che all'interno delle proprie mura domestiche è riuscito a comporre un disco veramente interessante che prende il nome di "The Rhapsody Tapes" pubblicato da UNFD. Mi piace immaginare che le idee del disco siano nate proprio da quelle cassette (tapes) musicali conservate negli scatoloni dei fratelli maggiori o addirittura dei genitori, perchè gli Ocean Groove, salvo alcune intro/outro di chiara influenza industrial-hip hop (diciamo tra Infected Mushroom e Dalek) dimostrano di aver imparato a memoria le lezioni impartite da Filter, Drowning Pool e Slaves On Dope, fino ad arrivare al mix tra Korn di Follow The Leader e POD di Satellite del brano "Stratosphere Love". Il sound è molto compatto, veloce (oserei dire a tratti molto influenzato dal punk) e le melodie paiono essere efficaci e ben studiate così come anche le parti in screamo che garantiscono un trait d'union con la recente e ancora attuale corrente hardcore. Forse questo disco potrebbe passare piuttosto inosservato tra gli over trenta ma per le nuove generazioni (che fino a cinque minuti fa si dichiaravano haters di Korn, Deftones e compagnia bella), potrebbe rappresentare un qualcosa di molto simile ad una boccata d'aria fresca. Piuttosto che niente, meglio piuttosto. Da seguire con interesse.