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KORN
SEE YOU ON THE OTHER SIDE
Il 2005 è stato un anno particolarmente movimentato per gli imperatori indiscussi del nu-metal, i Korn: superato lo shock del repentino abbandono di Brian “Head” Welch – defezione motivata da un’improvvisa “illuminazione mistica” e dalla conseguente riscoperta di valori cristiani in contrasto con il messaggio negativo (o presunto tale) spesso veicolato dalla band di Bakersfield –, i membri superstiti, alla scadenza del decennale contratto che li legava alla Epic, hanno firmato un principesco e vantaggiosissimo accordo presso una nuova etichetta discografica, la Virgin/EMI. Così accasati, i nostri hanno dato inizio alla fase di stesura del nuovo album, scegliendo come collaboratori e produttori – ennesimo colpo di scena – The Matrix (un team di tre tecnici) ed Atticus Ross (questi sponsorizzato da “Mr. N.I.N.” Trent Reznor), figure pressochè digiune da sonorità rock/metal, avendo in passato offerto i propri servigi quasi esclusivamente a lolite pop come Pink, Christina Aguilera e Britney Spears… bestemmia e tradimento?! Oppure una simile, bislacca scelta, comprova la voglia di inventare e di stupire covata dal neo-quartetto? Per le risposte a questi e ad altri quesiti, i Korn fissano l’appuntamento oltre l’ostacolo costituito dai dubbi e dalle titubanze sul loro stato di salute: “See you on the other side”… “ci vediamo dall’altra parte”, l’invito è esplicito e stuzzicante.
La frizzante “Twisted transistor” – primo singolo e prima traccia del cd – ha fatto parlare di sé più che per l’effettiva applicazione di arie pseudo-pop, per il proprio irriverente video che ha visto Jonathan, Fieldy, Munky e David interpretati ironicamente da quattro artisti della scena hip-hop (rispettivamente Lil Jon, Xzibit, Snoop Dogg e David Banner). Se questo divertente cortometraggio esprime la capacità di prendersi in giro dei Korn – è finito il tempo delle pose da duri e dei testi violenti? –, è d’uopo puntualizzare come musicalmente i quattro californiani facciano ancora dannatamente sul serio: lo dimostrano pezzi come la portentosa “Politics” (argomento, la politica, che i Korn aborrano polemicamente), la sincopata “Liar” (coi suoi rigurgiti rap-metal ed il riesumato “gibberish” di Jonathan), la più canonica “Hypocrites” o “Souvenir” (che illustra lo stile rinnovato – e meno slappato – di Fieldy), ma lo manifestano soprattutto canzoni più sperimentali come il demonico drum‘n’bass di “10 or a 2-way” (il cui outro inaugura il criticabile tormentone delle bagpipes deliranti) o l’electro-ambient di “Throw me away”, che riprendono degnamente il discorso “tecnologico-industriale” intrapreso ai tempi di “Issues” e “Untouchables” ed interrotto con “Take a look in the mirror”. Il luogo in cui ci hanno scortato i Korn presenta ulteriori novità: ecco le magistrali “Open up” (ibrido tra Nine Inch Nails e Duran Duran) e “Coming undone” (picchiante hard-rock dal sentore eighties), oppure brani cupi come l’opprimente “Seen it all” (già utilizzata come intro nei recenti live) o la “depechemodiana” “Tearjerker”. Svolti eccelsamente gli “straordinari”, i Korn tentennano in occasione di compiti più facili: “Love song” è notevole solo per il titolo, mentre “Getting off” e “For no one” rimangono invischiate nei bassifondi del nu-metal standard.
“See you on the other side” (album disponibile anche in versione de-luxe, con un secondo cd contenente tre b-side inedite, due remix di “Twisted transistor” e due video dal vivo) racconta di una band che – seppur orfana di un importante fattore – appare bramosa di rimettersi in discussione, di “giocare” con la musica (metal, pop, elettronica, industrial), di lambiccare e di sperimentare e che piace di più quando rischia di quando va “sul sicuro”… “See you on the other side” racconta la storia del “paese delle meraviglie” dei Korn… che c’erano una volta, ci sono ancora e vissero felici e contenti.
Silvio52
Voto: 7,5
TRACKLIST:

1. Twisted Transistor
2. Politics
3. Hypocrites
4. Souvenir
5. 10 Or A 2-Way
6. Throw Me Away
7. Love Song
8. Open up
9. Coming Undone
10. Getting Off
11. Liar
12. For No One
13. Seen It All
14. Tearjerker

Track-list bonus disc:
1. It’s Me Again
2. Eaten Up Inside
3. Last Legal Drug (Le Petit Mort)
4. Twisted Transistor (The Dante Ross Mix)
5. Twisted Transistor (Dummies Club Mix)
6. Twisted Transistor (video, live in Moscow)
7. Hypocrites (video, live in Moscow)