Report a cura di: Carlo Vergani

Quella di questa sera è la quinta data del tour degli Shandon, dopo la tanta agoniata reunion.
Ad essere precisi non è proprio una reunion visto che del gruppo originale ci sono solo Olly e Max Finazzi.
Con questa nuova formazione hanno da poco pubblicato un disco dal titolo “Back on board” con brani inediti.

Ogni volta che entro al Freakout, il locale mi sembra sempre più piccolo ma questa sera il vero incubo lo ha la band visto che per ben 5 volte salta la corrente.
Olly naturalmente è stizzito e infastidito, ma da grande professionista quale è va avanti, nonostante abbia dovuto riprendere per ben tre volte lo stesso brano.
La scaletta è praticamente un grandissimo greatest hits dove trovano spazio brani tratti da “Skamobile” fino a “Back on board” passando per “Fetish” e “Not so happy to be sad”.
I brani scelti del nuovo lavoro sono “Tony alva” “Landed” “Skate ska” e soprattutto “Heart Attack” dedicata al padre di Olly.
I momenti migliori si sono visti naturalmente con i pezzi tratti da “Fetish” con brani come “Placebo effect” “Liquido” e “My sun”.
Non potevano mancare le cover in un concerto degli Shandon. Come per la data al Vidia di Ravenna anche qui a Bologna decidono di suonare “Proud mary” dei Creedence clearwater revival, presente anche in “Back on board”.
Si chiude con “My friends” e “P.N.X” ,ma naturalmente ci sono ancora gli encore per far felici tutti i presenti che stasera hanno riempito il locale bolognese.
“Landed” ricorda molto lo stile pop punk dei Sum 41 mentre “questosichiamaska” è il loro cavallo di battaglia che non puo’ mancare nei loro concerti.
Janet chiude alla grande una serata dove ho ritrovato tanti amici e visto un concerto piacevole.