Recentemente intervistato da Kerrang! il batterista degli Slipknot, Joey Jordison, ha parlato più approfonditamente della sciagura della morte del bassista Paul Gray, raccontando quei giorni tremendi, vi riportiamo i passaggi più interessanti:

Kerrang: "Come hai appreso della notizia della morte di Paul Gray?"

Joey: "Ho appreso la notizia in aeroporto. Ero appena atterrato a Des Moines di ritorno dal tour di Rob Zombie. Pensavo 'okay finalmente a casa, posso riposarmi un po''. Poi ho acceso il telefonino ed il manager ha iniziato a chiamarmi, io risposi tipo 'Che c'è?' e lui mi disse 'Paul Gray è morto'. Ho reagito incredulo, tipo 'Cosa????'. Mi trovavo ancora sull'aereo vicino a delle cazzo di persone cercando di mantenere la compostezza anche se volevo letteralmente sfasciare tutto. Così ho provato a parlare con calma ed ero tipo 'perchè cazzo me lo dici adesso? Non potevi aspettare che arrivassi a casa? Arriverò tra 30 minuti.' Ma poi ho realizzato che me lo aveva detto subito per evitare che lo venissi a sapere in altri modi visto che lo sapevano tutti. Ho avuto uno shock. Cercavo di calmarmi. Il mio telefono sembrava un albero di Natale talmente tanto si continuava ad accendere. Cercavo di non piangere e così spaccai il telefono. Direttamente lì sull'aereo."

Kerrang: "Dopo la morte di Paul hai mai pensato che quello significava la fine per gli Slipknot?"

Joey: "No, in nessun modo. Non abbiamo mai pensato di gettare la spugna. Sapevamo che avremmo dovuto continuare. Voglio dire, il mio amico è morto ma cosa avrebbe voluto lui? Che lasciassimo? Per un cazzo! Gli Slipknot non sono qualcosa per cui è importante chi sta nella band. E' linfa vitale, è una forza, si tratta di connessione tra persone."

Kerrang: "La morte di Paul vi ha fatti avvicinare ancora di più?"

Joey: "Sì amico, ha fatto questo. Non so per quale cazzo di motivo c'è voluta la morte del mio amico per fare in modo che tra di noi iniziassimo a parlare normalmente come esseri umani, ma così è stato. Ma appena succede qualcosa a qualcuno di noi, tutti arriviamo di corsa. Sfortunatamente è stato troppo tardi."

Kerrang: "Cosa vi ha convinti a suonare al Sonisphere?"

Joey: "Ci hanno approcciati loro. All'inizio rifiutammo, eravamo ancora addolorati per la morte di Paul. E sempre lo saremo. Per noi era una situazione nuova, tutto era ancora nell'aria e non sapevamo che fare. Ma poi ci abbiamo pensato. Ho parlato con Shawn Crahan e ci siamo detti 'dobbiamo farlo per Paul. Dobbiamo chiudere la storia e rendere omaggio al nostro amico' Così credo che il pubblico assisterà alle performance più emotive degli Slipknot. Non vi rivelerò cosa abbiamo preparato, ma vi consiglio di non mancare. Sarà qualcosa di folle."

Kerrang: "Hai usato la parola 'chiudere la storia'. Pensi sarà una grossa parte del vostro processo di elaborazione del dolore?"

Joey: "In realtà non chiuderemo mai completamente con questa storia. Paul è stato il mio migliore amico in assoluto. Era la mia anima gemella in campo musicale; facevamo tutto assieme. Ma voglio dire... sarebbe una vergogna non farlo. Gli Slipknot non moriranno mai. Finchè saremo insieme, questo non accadrà. Quando per noi sarà giunto il tempo di mettere la parola 'fine', lo sapremo. Gli Slipknot sono la mia vita, significano tutto per me. Sono il mio sangue. Questi show saranno il trionfo definitivo, fidatevi, ne varrà la pena."