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11/06/2012 - Orion - Roma
Report a cura di: Mario Tissi
Dopo tanti anni di attesa per vedere all’opera i Dimmu Borgir, uno dei gruppi di maggior rilievo nella scena symphonic black metal, è finalmente stata data la possibilità al pubblico capitolino di placare questa sete grazie ad uno splendido concerto organizzato all’Orion Club di Ciampino. Il concerto sarà diviso in due parti per una durata totale di circa due ore. La prima dedicata al 15°compleanno del capolavoro “Enthrone Darkness Triumphant” (disco capace di far uscire la band dal panorama underground) e la seconda per pubblicizzare i pezzi dell’ultimo LP “Abrahadabra”. Shagrath e Silenoz & CO. attaccano a suonare Mourning Palace seguita da Spellbound e In Death’s Embrace, rispettando fedelmente l’ordine dei brani del disco. Nonostante l’acustica non renda giustizia alla bellezza delle tastiere e ai fraseggi delle chitarre nelle parti più tirate, l’intensità è ottima e il pubblico risponde con energia ai solleciti di Shagrath. Si continua con altri capolavori come la “thrasheggiante” Tormentor of Christian Souls, Entrance e la meravigliosa A Succubus in Rapture. La prima parte dello show si chiude con Raabjørn Speiler Draugheimens Skodde song, presente all’interno di “Enthrone Darkness Triumphant” ma scritta ai tempi di For All Tid per la gioia di tutti i fan più datati. Dopo qualche minuto di pausa e un anonimo assolo di batteria, appaiono nuovamente tutti i membri della band per suonare parecchi pezzi del nuovo “Abrahadabra”. Dimmu Borgir (quinto pezzo dell’ultimo album) è cantata da buona parte del pubblico che andrà letteralmente in estasi al suono della devastante Ritualist. Dopo ben due ore di show, il concerto si chiude con la monumentale Progenies of the Great Apocalypse e i Dimmu Borgir si congedano dal palco salutando calorosamente l’infiammato pubblico romano. Il concerto è stato uno spettacolo di qualità e di spessore che tutti i presenti hanno apprezzato con una partecipazione molto intensa. Attraverso questa empatia il pubblico è riuscito a ripagare a pieno i Dimmu Borgir restituendo alla band tutta l’energia e la potenza sprigionata durante lo show. Ringrazio Giorgio Papaleo, vera e propria bibbia in ambito death e black metal, per avermi aiutato nella scrittura del live report.