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25/02/2014 - FREAKOUT - BOLOGNA
Report a cura di: Carlo vergani
Oggi è una giornata orrenda, una di quelle durante le quali non vorresti uscire e comunicare con nessuno. Per fortuna la musica mi è venuta incontro e stasera al Freakout di Bologna ci sono i Truckfighters a tirarmi su il morale. Il loro ultimo disco “Universe” ha ricevuto molti consensi e hanno scelto la località emiliana come unica data di un tour che li porterà in tutta Europa.Ad accompagnare il trio nordico ci sono gli americani Valley Of The Sun e gli austriaci White Miles. Il locale è molto piccolo e quando iniziano i Valley of the sun, presenta ancora molto spazio libero nonostante si prospetti un tutto esaurito.
I Valley of the Sun mi hanno ben impressionato. Anche loro, come gli headliner Truckfighters, sono un trio e il loro stoner rock è molto duro ed incisivo tanto da far saltare ed entusiasmare tutto il pubblico durante la loro performance.
I White Miles sono un duo di Innsbruck, il loro sound mischia stoner, blues e grunge. La cantante Medina ricorda molto alcune sue colleghe del passato. La sua voce è rude passionale ed insieme al batterista Lofi, formano un duo incredibile, coinvolgenti ed energici.
Alle 23:30 abbondanti ecco salire sul palco Enzo, Dango e Ozo, meglio conosciuto come Truckfighters. Poche parole e tanta musica, partono con brani datati prima di passare alle canzoni di Universe. Il suono è roboante e audace, fa vibrare tutto il pubblico che ha riempito il piccolo locale bolognese. Le persone davanti al palco saltano a ritmo con la band cimentandosi anche in headbanging e mosh pit. Il chitarrista Dango è dei tre il più carico. Interagisce con il pubblico, andando regolarmente a gridare con le prime file, lasciando il compito a Ozo di cantare i brani. Il più impacciato soprattutto all’inizio sembra Enzo, visto che è l’ultimo arrivato, dopo diversi cambi di batterista, ma impiega poco per scaldarsi picchiando come un dannato per tutto il resto del concerto.C’è da dire che il suono non è dei migliori ma questo mix di stoner rock a tratti estremo, a tratti melodico dell’ultimo disco, “Universe”, mi fa impazzire anche in versione live.Il concerto non ha molte pause, un’ ora abbondante di puro e sano rock duro che da molto tempo non ascoltavo e chi ma molto bene. Le canzoni sono interminabili, ma non annoiano mai. Durante l’encore hanno suonato solo 2 brani ma sembrava un concerto intero, i ragazzi non volevano proprio abbandonare il palco del Freakout visto la calorosa accoglienza.
In conclusione della serata posso ritenermi soddisfatto di aver visto un bel concerto di rock pesante e aggressivo con tre band molto valide e soprattutto 3 batteristi fenomenali.
Dedicato a Beppe.