La Sardegna oltre ad essere sinonimo di paesaggi stupendi, villaggi turistici indimenticabili per non parlare poi delle belle donne, è anche un'isola che gode di una ricchissima scena underground che ho avuto modo di testare personalmente in tour con la mia band; soprattutto per quanto riguarda generi come il Nu Metal e l'Hardcore in tutte le sue forme, dal melodico all’estremo.
Ed eccomi qui ad ascoltare con molto piacere e stupore il disco dei Dreaming 23 intitolato "Bittersweet": sono rimasto stupito perché nel 2010 è sempre più difficile rendersi interessanti alle orecchie del pubblico con l’hardcore e/o il punk rock ma i Dreaming 23 ci sono riusciti, e a pieni voti!
La band cagliaritana nata nel 2008, composta da Igna, Luke, Rudy, Gio ed Andrew, propone questo lavoro dalla qualità di produzione degna di band d’oltreoceano, sviluppando quindi un sound fresco, festaiolo, potente e melodico al punto giusto senza sfociare nel tipico “smielamento strizzamaroni”, errore commesso da non pochi loro colleghi più concentrati a fare i promoter delle piastre per capelli anziché fare buona musica.
Entrati nella famiglia Myself Records, dopo varie prove ed esperienze live importanti nel territorio sardo, i cinque entrano finalmente in studio dando vita a "Bittersweet".
L'album, uscito per la sublabel della Wynona Records "This Is Core Music", è composto da undici tracce di puro punkrock-hardcore melodico che spacca veramente i tanti sederini di chi ormai ha il proprio deretano appesantito da una sempre più appannata scena HC nazionale fatta per lo più di band che tendono ad imitare i propri beniamini anzichè tentare di reinventarsi di continuo.
I "DREAMING 23" godono quindi di questa rara peculiarità, regalando all'ascoltatore undici tracce fatte da chitarre presenti in modo aggressivo e potente, una batteria impeccabile che spazia dai mid-tempo e tempi “rock”, al buon vecchio hardcore groove, lasciando sempre spazio però alla voce limpida e melodica per il 95% dell'album con qualche raro urlo giusto per "potenziare" alcune brevi parti evidenti su "Stucked", "My Lobotomy" e "Crimson" soprattutto.
Un brano davvero interessante è l’unica traccia in italiano “Senza Te”, interessante perché nonostante il tema sìa l’amore, il testo non è per niente noioso e scontato.
Concludo il tutto con una sola domanda "Ma dove sono le Major quando c'è ne bisogno? Non si saranno mica dimenticati dei Dreaming 23? XD”