I Blind Horizon sono un combo romano dedito al progressive death metal che tanto ci ha fatto sognare negli anni '90 col trittico Atheist, Cynic e Pestilence.
Sono alla loro prima prova sulla lunga distanza e, CD alla mano, posso affermare con tranquillità che questi fanno le cose per bene: una bellissima copertina ed un packaging ben fatto accompagnano in degna maniera un ottimo disco quale è questo "The Parallax Theory".
Ci basterà recensire le prime tre tracce del lavoro per chiarire con chi abbiamo a che fare: l'opener "Sex on the Phone" ci mostra ben chiaro quale sarà il mood del disco, perchè ci muoviamo in bilico fra riff spietati, dissonanze e controtempi tutti inseriti con criterio e senza mai perder d'occhio la melodia alle spalle del tutto.
La seguente "I Am Your God" apre con un rasserenante arpeggio melodico che si evolve nello splendido riff portante del pezzo: qualcosa di svedese traspira dall'intero pezzo, dimostrando l'ottima capacità dei capitolini di svariare tra differenti generi. La seguente "Trip for You" è esattamente quello che promette nel titolo, un viaggio lungo più di sette minuti in cui i nostri si esaltano, un pezzo in continua evoluzione, che si apre ad arpeggi d'ambiente e delicati passaggi acustici e che si richiude a riccio in mitragliate di riff intricati.
Alla fine passiamo circa 53 minuti tra le grinfie dei Blind Horizon, ma non faremo in tempo ad accorgercene, il disco scorre via liscio e, tra una sfuriata progressive qua ed un'apertura melodica là, ci si affeziona in fretta al modo di scrivere di questi ragazzi.
Ottima prova anche per la voce, decisa e convincente all'interno dell'intero disco, peccato invece che altrettanto non si possa dire dei controcanti, unica piccola pecca di un disco ottimo per esecuzione, composizione e produzione, limpida e pulita.
Se vi capitano sottomano, non fateveli sfuggire, questi hanno un futuro, io personalmente li aspetto con ansia alla prova live.