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GANDHI’S GUNN
THIRTYEAHS
THIRTYEAHS
I Gandhi’s Gunn sono una band che esordisce proprio con questo album “Thirtyeahs”, prodotto dalla neo-etichetta Taxi Driver in edizione limitata di 300 copie comprendenti vinile e cd. Nonostante questo sia il loro primo lavoro in studio, il quartetto genovese ha già condiviso il palco con rinomate band Stoner-Rock come i Clutch, gli Atomic Bitchwax e gli Acid King. “Thirtyeahs”, grazie anche ad una eccellente produzione, è davvero un ottimo album di Stoner americano che ci riporta alla mente i Corrosion Of Conformity e i Fu Manchu con la sapiente aggiunta di stralci psichedelici e allucinati, che vi aggiungono senz'altro ricchezza ed atmosfera (“A Night So Long” e la strumentale “End Titles”).
L’impatto sonoro è assicurato da un tornado strumentale compatto e rozzo, ma assolutamente preciso ed immediato: pur viaggiando sicuro sui binari dello Stoner riesce ad aggiungervi linfa vitale con riff essenziali ma avvolgenti, che riescono tranquillamente a brillare di luce propria. Stessa cosa vale per la voce: ruvida e rauca pur mantenendo melodia e diversificazione. Le tracce migliori risultano essere “Going Slow” e “23 Bodies”, vere e proprie tempeste di sabbia dritte nelle orecchie e negli occhi.
A proposito di occhi, non va dimenticato l’aspetto visivo del disco espresso attraverso l'artwork, curato dal grafico ufficiale della band Kabuto, che si occupa inoltre di tutto il merchandising dei Gandhi’ s Gunn a rimarcare la contaminazione tra musica e arti visive, molto cara al gruppo.
Un album quindi consigliatissimo questo “Thirtyeahs”: se riuscite a trovarlo (viste le poche copie disponibili per ora) mettetelo tranquillamente nel cesto dei regali natalizi.
L’impatto sonoro è assicurato da un tornado strumentale compatto e rozzo, ma assolutamente preciso ed immediato: pur viaggiando sicuro sui binari dello Stoner riesce ad aggiungervi linfa vitale con riff essenziali ma avvolgenti, che riescono tranquillamente a brillare di luce propria. Stessa cosa vale per la voce: ruvida e rauca pur mantenendo melodia e diversificazione. Le tracce migliori risultano essere “Going Slow” e “23 Bodies”, vere e proprie tempeste di sabbia dritte nelle orecchie e negli occhi.
A proposito di occhi, non va dimenticato l’aspetto visivo del disco espresso attraverso l'artwork, curato dal grafico ufficiale della band Kabuto, che si occupa inoltre di tutto il merchandising dei Gandhi’ s Gunn a rimarcare la contaminazione tra musica e arti visive, molto cara al gruppo.
Un album quindi consigliatissimo questo “Thirtyeahs”: se riuscite a trovarlo (viste le poche copie disponibili per ora) mettetelo tranquillamente nel cesto dei regali natalizi.
Velien
Voto: 8
Voto: 8
TRACKLIST:
1. Overhanging Rock
2. Going Slow
3. Man Of Wisdom
4. 23 Bodies
5. Club Silencio
6. Lee Van Cleef
7. A Night So Long
8. End Titles
1. Overhanging Rock
2. Going Slow
3. Man Of Wisdom
4. 23 Bodies
5. Club Silencio
6. Lee Van Cleef
7. A Night So Long
8. End Titles