E' proprio il caso di entusiasmarsi tutte le volte che la hardcore band Terror arriva con un nuovo disco, soprattutto se con la loro ultima fatica intitolata "Keepers Of The Faith" la band dimostra una maturità e bravura tecnica non indifferente, nonostante si tratti pur sempre di hardcore di stampo Old School.
Dopo un’attenta analisi critica sul sound proposto dalla band, si può tranquillamente affermare che “Keepers Of The Faith” riporta una qualità sonora superiore, con ritmiche che regalano all'ascoltatore una serie di martellate che passano dal classico ritmo hardcore evidente su “Your Enemies Are Mine” a groove più cadenzati come in “Dead Wrong”, “Only Death” e “Hell and Black”; per non parlare poi delle chitarre che, brano dopo brano, suonano a tratti più metallare di altre dove i riff sono decisamente più "punkeggianti" (“The New Blood” su tutte).
Tutto questo per spiegare che la caratteristica principale dell'intero album è che le canzoni rimangono in mente. Ogni brano suona con la stessa violenza del precedente senza cali di dinamica o episodi più rilassati e fiacchi.
Vengono concessi spazi anche alle melodie (cosa inusuale per la band, devota da sempre alla velocità della luce) evidenti soprattutto nell’ottima “Defiant”.
Può essere tranquillamente paragonato al loro precedente capolavoro "One With The Underdogs", soprattutto per la potenza ed impatto sonoro di cui il disco è composto, sìa dal punto di vista del riffing che del songwriting, molto incisivo e variegato.
La voce di Scott Vogel si riconferma ancora una volta una delle più potenti ugole dell’hardcore, trascinando l’intera band dietro la sua voce roca e brutale.
I Terror hanno voluto fare le cose in grande con "Keepers Of The Faith" riconfermandosi come veri e propri maestri del genere cogliendo perfettamente nel segno regalando all’ascoltatore 13 tracce (più 2 bonus tracks, vale a dire “T.T.I.H.” e “Boxed In”) di puro Hardcore violentissimo, potente e tamarro al punto giusto.