“Solve Et Coagula” è considerata la formula alchemica per eccellenza, quella che gli alchimisti utilizzavano per evolversi e rigenerare se stessi e che i The Secret hanno scelto come titolo del loro terzo album, un titolo azzeccato e conforme al nuovo percorso sonoro tracciato dalla band stessa in queste nuove 12 tracce.
Dopo gli ottimi risultati ottenuti con l’ultimo “Disintoxication”, uscito due anni fa, il quartetto di Trieste ha voluto spingersi oltre affidandosi in sede di registrazione alle abili mani del guru Kurt Ballou (chitarrista dei Converge) sfornando dunque una prova coraggiosa e di grande valore che segna l’inizio di una nuova fase nella carriera musicale del gruppo.
Un lavoro che non lascia via di scampo, che mantiene ben salde le proprie radici in territorio hardcore aggredendo l’ascoltatore con un vero e proprio muro sonoro possente e massiccio che ingloba differenti influenze, dal metal più classico fino a soluzioni più estreme in bilico tra black e grind, garantendo però al tutto un ascolto fluido e lineare.
Circondata da un’atmosfera acida ed inquietante “Cross Builder” apre il disco con il suo incedere lento, in un crescendo d’intensità che esplode in tutta la sua ferocia con “Death Alive”, un episodio di assoluta violenza, il primo di una serie che procede con le successive “Double Slaughter”, “Where It Ends” e “Antitalian”, senza concedere un attimo di respiro all’ascoltatore.
L’impatto dei brani è immediato ed impressionante perché si rimane letteralmente travolti da questo turbine sonoro, da schegge di pura cattiveria e follia, da un vortice di rabbia che sembra non volersi placare mai, in un clima generale frenetico ma al tempo stesso solido e compatto, dove i cali di ritmo non sono all’ordine del giorno.
Meno spazio alle sperimentazioni ma più concretezza, suoni più distorti e diretti ed una forte attitudine old-school: questi i punti cardine di “Solve Et Coagula”, con molta probabilità il migliore capitolo della saga targata The Secret, un ascolto obbligato per tutti gli amanti delle sonorità hardcore più estreme, una scena nella quale i nostri connazionali hanno saputo guadagnarsi il massimo rispetto anche a livello internazionale.
Noi ovviamente di tutto questo non possiamo che andarne fieri.