Supportati della nostrana etichetta Indelirium Records, i palermitani Whale’s Island giungono al proprio debutto discografico con questo lavoro intitolato “Not A Dream, But Never The End”, ovvero dieci canzoni caratterizzate da un forte stampo hardcore, sempre incentrate sulla melodia ed in grado di prendere diverse pieghe musicali, dal rock all’indie, fino a passare per le sonorità emo vecchio stile ed al punk-rock di scuola californiana.
Un album che tutto sommato si lascia ascoltare in maniera fluida e piacevole che pur non sorprendendo per personalità e carattere si apprezza per la genuinità ed onestà della sua proposta, presentando qualche spunto interessante sul quale questi giovani possono lavorare e costruire il proprio futuro.
Alcuni brani come l’opener “We Are Alone”, “I Can Walk Again” oppure “Sorry I'm Not So Famous... Like you” sono sicuramente ben strutturati e sviluppati su ritmi piuttosto concitati, con frequenti cambi di tempo che lasciano spazio ad aperture melodiche di buona fattura, con chorus accattivanti che fanno subito presa sull’ascoltatore.
Accanto a questi momenti godibili ce ne sono altri nei quali la band non riesce ad incidere come dovrebbe, troppo persa tra le sue influenze pop che offuscano un po’ l’operato del quintetto, le cui qualità migliori vengono a galla quando si accende la spia del distorsore e prevale la voglia di rockeggiare e fare casino.
Insomma i Whale’s Island non esordiscono col botto ma si affacciano comunque sulla scena alternative/punk italiana dimostrando di avere le carte in regola per poter far sentire la propria voce e con un po’ d’esperienza penso proprio riusciranno a giocarsele nel modo migliore.