Dispiace dirlo ma gli alessandrini Raggi Ultraviolenti si affacciano sulla scena punk italiana decisamente fuori tempo massimo, in ritardo dunque nell’acchiappare quel treno passato negli anni ’90 con a bordo formazioni come Peter Punk, Pornoriviste, Punkreas e Succo Marcio.
Il loro punk-rock animato da tematiche collegiali e scolastiche risulta infatti al giorno d’oggi un po’ troppo datato e questo primo lavoro intitolato “Cattivi Esempi” (licenziato dalla This Is Core Records) sembra proprio non voler aggiungere nulla ad un movimento che ormai ha esaurito tutti i suoi assi nella manica.
Se un brano come “Ipocrisia” riuscirà forse a divertire qualche ascoltatore grazie al suo verso orecchiabile, nella restante parte dell’EP regna purtroppo una forte immaturità, sia dal punto di vista delle liriche sia per quanto riguarda l’aspetto strumentale delle canzoni, con strutture veramente semplici prive di quella grinta, di quelle accelerazioni, di quei cambi di ritmo che si ricercano oggi in un buon disco punk-rock.
Insomma i Raggi Ultraviolenti devono crescere sotto ogni punto di vista, devono farsi le ossa e dare una netta sterzata alla propria musica indirizzandola verso altri territori, perché al giorno d’oggi a pochi interessano ancora storie di sbronze, scuola e cotte giovanili.
Fortunatamente il tempo è dalla loro parte.