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QUARANTADUE
L'ESTINZIONE E' UN GIOCO DI SQUADRA
Questo gruppo è composto da 5 ragazzi lombardi (voce, chitarre, basso e batteria) che suonano insieme da circa 3 anni. Quando metti insieme una band cerchi sempre di mischiare tutti i vari stili che contraddistinguono i membri: c’è chi viene dal punk, chi dal metal, chi dall’elettronica e chi dalla new wave.
La commistione di tutti questi generi da' così alla luce il progetto QUARANTADUE, gruppo sulla scìa di gente come Tool, The Ocean, Mastodon con richiami anche a prodotti nostrani come Dufresne e Marlene Kuntz.
Il brano che apre questo disco è "BABEL",con continui riff di chitarra a supportare una voce incazzata e potente che non si fa tuttavia mancare passaggi più morbidi, con parti melodiche affini al post grunge; "IL GRIDO" si apre subito con il cantante che si esibisce in un growl molto hardcore per poi spegnersi e tornare ad un genere più melodico e psichedelico, arrivando al ritornello recitante “che cosa resterà di noi” che anticipa la voce narrante di un ipotetico scienziato intento a spiegare un suo studio sulla classificazione della nostra specie umana, sciorinando le differenze tra umani e animali giungendo alla conclusione che per sopravvivere l’uomo si sposta sempre verso una zona più ricca come un altro organismo: il virus. Ed è in questa similitudine che viene racchiuso il senso del discorso, definendo gli esseri umani come "un'infezione estesa". Questo scenario catastrofico porta verso la conclusione del brano dove ritorna l’urlo incazzato del cantante che esprime il suo giudizio su questa società malata.
La successiva "NEL BUIO" è forse il brano più potente, con vocalizzi urlati a dominare la scena in un crescendo che si conclude con una parte interamente strumentale; "VI SIETE PERSI NELLA NEVE" si apre con il solito arpeggio e sessione ritmica che porta verso alla parte vocale che si alterna tra melodico e urlato, ricordando da vicino i Marlene Kuntz. Da apprezzare sicuramente lo sforzo e l'abilità di aver reso coinvolgente e per nulla stancante una canzone dal minutaggio lungo, addirittura di 7 minuti. "VOGON" chiude questo disco con chitarre pesanti e riff precisi che ricordano molto alcuni passaggi di "Crack The Skye" dei Mastodon: anche in questo brano il gruppo decide di combinare le voci melodiche con quelle più pesanti, sebbene in questo caso è la parte strumentale a farla da padrona.
Giudizio finale pertanto positivo grazie al sapiente "frullato di esperienze musicali" servito in tavola che li ha portati a questo risultato, forte di un continuo saliscendi di emozioni paragonabile ad un giro su virtuali montagne russe musicali.
Crossoverboy

TRACKLIST:

BABEL
IL GRIDO
NEL BUIO
VI SIETE PERSI NELLA NEVE
VOGON