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DEVILDRIVER
BEAST

Il lettore è ancora caldo causa riascolto continuo di “Pray For Villains” quando arriva già il momento di ascoltare il nuovo “Beast” dei Devildriver di Dez Fafara, quinto album in otto anni di attività: di certo non si può dire che la band americana non sia prolifica.
Nonostante la vicinanza cronologica il nuovo album prende notevolmente le distanze dal vecchio sound affidandosi quasi esclusivamente alla velocità e alla brutalità, quindi scordatevi quasi completamente i bei riff melodici di Mike Spreitzer e Jeff Kendrick e le mattonate groove/melodic death a cui ci eravamo tanto affezionati.
“Dead to rights” è il primo singolo estratto e credo anche l’unica canzone ad avere il potenziale per diventare un possibile cavallo da battaglia, tutto sommato è l’unico brano che nonostante una velocità vorticosa non si discosta di tantissimo dalle vecchie produzioni. Poi la doppia cassa aumenta e i ritmi si fanno sempre più serrati con la successiva “Bring the fight (to the floor)” per poi arrivare alle influenze quasi deathcore di “Hardened”, la mia canzone preferita assieme a “Dead To Rights” grazie a quella bellissima parte centrale in cui i riff delle chitarre ci riportano indietro di un paio di anni.
Il resto dell’album è un po’ da contemplare, io stesso ho preferito ascoltare "Beast" più volte prima di recensirlo; al primo ascolto mi sono lasciato andare ad un "e questo cos’è?", al secondo "si dai qualcosa di buono c’è!" ed infine al terzo giro di giostra ho ammesso che è comunque superiore alla media del momento, anche se i ritmi quasi punk/thrash costanti con l’aggiunta di qualche buono ma sporadico assolo e le “melodie” al solito brutali e cavernose di Dez questa volta corrono il rischio di stufare molto prima delle precedenti opere una volta passato l’entusiasmo iniziale che accompagna ogni nuova produzione dei Devildriver.
Posso solo aggiungere che “Beast” è un ruggito continuo di poco meno di un’ora dove si mette in mostra la buona tecnica individuale di cui la band dispone ma senza particolari picchi a livello di singoli episodi, i precedenti album dei Devildriver erano buoni nel loro insieme mentre questa volta siamo innanzi ad un discreto album con uno o due buoni spunti.

UnderD
Voto: 7
TRACKLIST:

1.Dead to rights
2.Bring the fight (to the floor)
3.Hardened
4.Shitlist
5.Talons out (teeth sharpened)
6.You make me sick
7.Coldblooded
8.Blur
9.The blame game
10.Black soul choir
11.Crowns of creation
12.Lend myself to the night