Dopo la sua dipartita dai Chiodos il cantante Craig Owens ha deciso di dare vita ad un progetto a sua immagine e somiglianza chiamato D.R.U.G.S. (acronimo di Destroy Rebuild Until God Shows) che oggi, dopo numerose anteprime, fa il suo debutto discografico con l’album omonimo licenziato per la Decaydance/Sire Records.
Partendo da un paragone con la precedente esperienza del frontman questa nuova formazione (costituita tra gli altri da ex-membri di Matchbook Romance e From First To Last) ci propone canzoni dalle strutture molto più semplici e dirette, costruite attorno a melodie orecchiabili e poco propense a virtuosismi o passaggi eccessivamente complicati, dedicando invece molta attenzione alla cura degli arrangiamenti.
Le 11 canzoni che compongono questo disco infatti sono arricchite spesso e volentieri da interessanti intermezzi elettronici uniti a soluzioni più orchestrali, a sinfonie in stile “Nightmare Before Christmas” che tutto sommato creano un ambientazione suggestiva attorno a quello che risulta essere dello screamo-pop che mi ricorda in parecchi episodi gli ultimi lavori dei The Used (in primis il penultimo “Lies For The Liars”).
Molte dunque le canzoni che pur lasciandosi apprezzare per la loro immediatezza abbracciano senza nascondersi l’ambiente “mainstream”, basti ascoltare le piacevoli “Mr.Owl Ate My Metal Worm” oppure “The Only Thing You Talk About ”, mentre i momenti tirati sono assai più limitati e riaffiorano in brani come “Stop Reading, Start Doing Pushups”
Considerando il fatto che le mie aspettative riguardo questa nuova avventura musicale di Owens erano alquanto basse, non mi ritengo deluso nell’appurare che questo “D.R.U.G.S.”  è un disco leggero e gradevole nel suo complesso anche se privo di quelle particolarità che possano garantirgli un ascolto più longevo nel tempo.
Il successo mediatico arriverà di certo, una gran fetta di pubblico ne rimarrà entusiasta, ma i palati più fini lo accantoneranno dopo due, al massimo tre ascolti.