Finalmente! Questa è la prima espressione che mi viene in mente dopo l’ascolto dell'ultima fatica dei Kappa Kappa Kappa intitolata "Necrorologio".
Era ora che si ritornasse al buon vecchio Hardcore spinto ad una velocità disumana, costituito prevalentemente da suoni grezzi, voce urlata carica d’odio e rabbia contro tutto e tutti.
Punk Hc Italiano Old School che strizza l'occhio anche a qualche ritornello melodico stile NOFX, con qualche spruzzo di Crust-Grind che ricordano molto i Cripple Bastards ai tempi di "Misantropo a senso unico", per non parlare di altre tracce dove i Kappa sono capaci di rendere "marcio" anche un genere "colto" come il Jazz (evidente sul brano “Se per l’omicidio non ci fosse castigo” nda).
Un disco che nel 2011 è capace quindi di stupire e di far scuola ai tanti bimbiminchioni convinti che il vero hc sìa quello fatto dalle tante rockstar attualmente presenti su mtv e all music.
I Kappa respirano l'underground come se fosse il loro ossigeno necessario a farli sopravvivere, fregandosene del mainstream avendo come unica missione quella di tastare più palchi possibile devastando il pubblico con i loro riff-motoseghe in perfetto stile Zeke e dalla ritmica al fulmicotone!!
Un disco che sa quindi dove, come e quando colpire l'ascoltatore, soprattutto per i più nostalgici i "KKK" regalano una bellissima cover (ovviamente rivista in chiave punk-hc nda) di "Ken il Guerriero".
Una band Hardcore che non annoia affatto in quanto ogni traccia riserva sempre qualche "sorpresa" all'ascoltatore con parti jazz, chitarre acustiche, flamenco, ska e "fiati" (kazoo nda).
In tutto questo aggiungete un'ottima capacità sìa tecnica che compositiva e capirete perchè i Kappa Kappa Kappa macinano Km come pochi, solcando palchi in tutta la nazione per passare poi dalla Svizzera, Germania e Croazia.
Sono queste le band che io definisco meritevoli, a pugni stretti, fedelissimi all'attitudine DIY.
Un disco da avere assolutamente se volete trapanarvi il cervello per bene, avrete ben 14 "punteruoli sonori" a disposizione grazie a "Necrorologio".