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PROTEST THE HERO
SCURRILOUS

Dopo averci sorpreso nel 2006 con il loro debutto discografico “Kezia” ed aver ribadito il concetto due anni più tardi con l’ottimo “Fortress”, i canadesi Protest The Hero continuano per la propria strada cercando di evolversi e portarsi ad un livello qualitativo più alto con questo loro terzo album intitolato “Scurrilous”.
Non c’è più da meravigliarsi dunque nel trovare un ben orchestrato miscuglio di varie sonorità e stili che spaziano dal prog al math, dal rock al jazz, dall’hardcore al metal, il tutto eseguito con perfezione da musicisti dotati di una tecnica sopraffina ed invidiabile.
Rispetto al passato si respira un clima di maggiore armonia generale nel quale più volte assume un ruolo di primo piano la componente prog-rock, con il cantante Rody Walker bravo a destreggiarsi in maniera raffinata e forse meno aggressiva su strutture caratterizzate da continui ed improvvisi cambi di rotta che come sempre spiazzano l’ascoltatore.
Le linee vocali mantengono quasi sempre un impronta melodica con aperture pop decisamente orecchiabili e di pregevole fattura a scapito delle parti urlate che qui sono presenti in minima parte e fuoriescono in brani come “Tapestry” oppure nella bellissima “Termites”.
I Protest The Hero di conseguenza non mettono da parte la propria voglia di sperimentare però sembrano quasi farlo in maniera più ordinata, con soluzioni dall’alto tasso tecnico ma al tempo stesso mai azzardate, sfornandoci dunque brani caratterizzati da un immediatezza forse mai sentita nei lavori precedenti.
Infatti canzoni come “Hair-Trigger”, “Tandem” e “Moonlight” colpiscono il bersaglio al primo colpo conservando però una certa longevità nell’ascolto, acquisendo valore aggiunto col passare del tempo e lasciandosi piano piano apprezzare in ogni loro parte.
Consapevoli del proprio enorme potenziale e con le idee ben chiare in testa su come svilupparlo, i Protest The Hero ci regalano forse il loro album più bello, di sicuro il più completo, quello che raccoglie maggiormente i frutti di una crescita artistica che la band sta portando avanti senza intoppi.

Whitelocust
Voto: 8,5
TRACKLIST:

01. C’est La Vie
02. Hair-Trigger
03. Tandem
04. Moonlight
05. Tapestry
06. Dunsel
07. The Reign of Unending Terror
08. Termites
09. Tongue-Splitter
10. Sex Tapes