Dopo una lunga pausa durata circa sei anni anche i Trust Company hanno deciso di riabbracciare i propri strumenti e realizzare un terzo album, seguito di quel “True Parallels” che permise al gruppo di ottenere una certa notorietà internazionale, grazie anche al successo del singolo “Downfall”.
Con “Dreaming In Black And White” il quartetto dell’Alabama dunque riparte proprio da dove ci aveva lasciati, senza mettere in atto alcuna rivoluzione ma riesumando quel suo sound nu-metal a tinte grunge che oggi presenta però un’impronta più rock, più moderno e godibile se vogliamo, sicuramente non più heavy come un tempo.
Le parti di chitarra si sono leggermente ammorbidite, aprono con riff duri e potenti ma poi si lasciano andare in arpeggi delicati perfettamente in linea con il trend melodico che caratterizza queste 12 tracce, ognuna delle quali costruita attorno alla voce pulita del cantante Kevin Palmer, vero e proprio fulcro di ogni composizione.
“Close Your Eyes”, “Heart In My Hands” e “Reverse and Remember” a mio avviso sono gli episodi migliori di un lavoro che, pur dimostrandosi compatto e scorrevole all’ascolto, non fa certo gridare al miracolo mantenendosi su livelli di qualità accettabili ma mai completamente trascinanti.
Al ritorno sulle scene i Trust Company ci offrono una prova senza infamia e senza lode, in bianco e nero come suggerisce il titolo, priva di quelle giuste colorazioni e sfumature che renderebbero il risultato finale sicuramente più interessante e longevo.