A quattro anni di distanza dal precedente “The Meanest Of Times” i Dropkick Murphys giungono alla pubblicazione del loro atteso settimo lavoro in studio, un concept-album che ruota attorno alla figura immaginaria di Cornelius Larkin, un immigrato irlandese.
Un disco intenso ed interessante che tratta tematiche come l’amicizia, gli affetti familiari, l’amore per la propria terra natia, il tutto raccontato attraverso l’ormai collaudata miscela di punk, rock ed hardcore melodico dal chiaro stampo celtico/irlandese che ha fatto la fortuna dei sette di Boston.
In ogni traccia si respira un clima di festa, di allegria e sano ottimismo accentuato ancora di più dall’entusiasmo che anima ogni componente, con continui cori e ritornelli contagiosi che coinvolgono l’ascoltatore, perfettamente adatti per essere cantati in compagnia tra un boccale di Guinness e l’altro.
Come anticipato prima si parla di amicizie fidate in “Sunday Hardcore Matinee”, di un romantico amore ideale in “1953” ed anche quando si affrontano tematiche più serie come accade con “Climbing A Chair To Bed” (che tratta il tema del suicidio, della paura di vivere e morire al tempo stesso) il gruppo riesce a mantenere intatta quell’atmosfera solare e felice che caratterizza l’intero lavoro.
Da segnalare le partecipazioni illustri di Fat Mike dei N.O.F.X. , Chris Cheney dei The Living End e del comico americano Lenny Clarke nella title-track “Going Out In Style” nonché quella del mitico Bruce Springsteen nella cover della canzone popolare “Peg O’ My Heart” (contenuta in una serie musical di Broadway del 1913).
I Dropkick Murphys si confermano all’altezza del proprio successo regalandoci un album dal contenuto significativo, in grado di trasmettere valori positivi attraverso sonorità immediate e divertenti che conquistano al primo ascolto e sapranno stupire anche chi non è grande amante del genere qui proposto.