La ditta Calafuria ha sfornato un nuovo disco per i tanti fan acquisiti negli anni grazie al precedente capolavoro "Fregarsene di tutto e del non fregarsene di niente".
Con “Musica Rovinata” la solfa più o meno è sempre la stessa proponendo quel post punk, alternando, sperimentando, mescolando vari generi musicali tutti opposti fra loro come il metal, funk, jazz e pop smielato dai testi ovviamente incentrati sul nonsense e tanta, tanta ironìa.
Il messaggio colto sul disco è comunque facilmente percettibile, ossìa un disprezzo generale sull'arte e musica moderna, non fornendo però alcuna risposta né proponendo alcuna soluzione al problema, limitandosi a realizzare un grosso “vaffanculo” artistico contro ogni modalità creativa convenzionale.
Per chi non avesse mai ascoltato prima i Fratelli Calafuria potrebbe già dal primo minuto lanciare il cd dallo stereo in quanto il rischio di non capire assolutamente niente del sound proposto dalla band concentrato tutto sulla sperimentazione e dalla struttura di ogni brano senza capo né coda è alto: per questo motivo consiglio "Musica Rovinata" per i soli amanti del nonsense musicale e della sperimentazione sfegatata stile Peeping Tom,.
Tuttavia la bravura tecnica del trìo è ineguagliabile proprio per questa loro propensione nel ricercare continuamente suoni e stili diversi battuta dopo battuta con l’intento di spiazzare l’ascoltatore traccia su traccia, rendendo il lavoro decisamente originale, granitico e potente dato che le chitarre distorte e una batteria selvaggia sono l'unico elemento presente nell'intero disco.
Solo per appassionati.