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EARTHTONE9
FOR CAUSE AND CONSEQUENCE
Gli inglesi Earthtone9, forse una delle principali alternative metal band europee assieme ai One Minute Silence, tornano in campo dopo dieci anni di stop passati tra lunghi silenzi e side project più o meno noti (Blueprint e Twin Zero tra i tanti) e lo fanno con un EP intitolato “For Cause & Consequence” come se volessero sondare il terreno prima del ritorno definitivo.
La band ci aveva lasciati con quel capolavoro che fu "Arc’Tan’Gent" nel 2000, un album capace di amalgamare con sapiente maestria le vecchie influenze hardcore alle melodie e stilemi art metal in stile Tool dell’ultimo periodo, che vennero poi ulteriormente sviluppate nell’EP postumo “Omega”. Gli Earthtone9 del 2011 sono la naturale evoluzione di quell’ultimo periodo con il primo singolo estratto “Tide Of Ambition” che pare una graditissima appendice di "Arc’Tan’Gent" con riff veloci in cui si incastrano melodie pulite alternate a sfuriate hardcore come solo Karl Middleton sa fare.
La successiva “Ghosts” è forse la “chicca” dell’intero EP, pezzo più lento, forse anche più groove ma con un ritornello epico e trascinante, il classico brano da ascoltare e riascoltare fino a far consumare il lettore, per chi conosce già la band potrei dire una sorta di incrocio genetico tra due vecchi cavalli da battaglia come "Tat Twan Asi" e "Amnesia", ma migliore di entrambe. “The Trail That We Carved Out” dilata i tempi, diminuisce i giri e permette di mettere in risalto la venerazione di Middleton nei confronti di Maynard James Keenan senza però mai rinunciare a qualche piccolo passaggio in growl e proprio miscele di questo tipo negli ultimi anni hanno fatto un po’ da ispirazione a band come Isis e Cult Of Luna, che senza dubbio oltre ai Neurosis si sono ascoltati ben volentieri anche molte canzoni degli Earthtone9.
L’EP si chiude con “Reborn” che ritorna un po’ sullo stile classico della band, cioè una hardcore molto veloce con melodia e growl a tutta birra, un po’ come se sentiste gli Snapcase con doppia voce e le parti growl le facesse Max Cavalera (perché il growl di Middleton ricorda quello di Cavalera).
Senza dubbio quello degli Earthtone9 è un gradito ritorno, anzi, più che un ritorno è un antipasto di quello che avverrà di qui a poco, cioè la pubblicazione del nuovo full-length che viste le premesse promette veramente bene.
Ben tornati anche a voi ragazzi, ultra trentenni alla riscossa!
UnderD
Voto: 7/8
TRACKLIST:

1.Tide of ambition
2.Ghosts
3.The Trail That We Carved Out
4.Reborn