Dopo ben 3 demo giungono finalmente alla pubblicazione dell'album di debutto i Blugrana, band piacentina dedita a sonorità che si rifanno palesemente al post-grunge/alternative ispirate prettamente ai Pearl Jam con quel pizzico di pop ormai marchio di fabbrica delle proposte italiane.
Il disco self-titled è composto da 11 brani che parlano di varie esperienze personali vissute dai componenti della band: un rock semplice e ficcante, con la voce di Marcello che colpisce per i continui alti e bassi che si fanno sentire soprattutto nella splendida “Comemaledire” in cui tutta la rabbia esce allo scoperto avvicinandosi molto ai primi Timoria.
“L’apparenza” è una ballad che appare sempre in dischi dove l’amore è il tema principale, anche se ha dei sussulti in particolar modo nel ritornello, nel quale viene riversata un'evidente rabbia per un amore che forse non c’è più; proseguendo con la scaletta i riff di chitarra si fanno più leggeri così come la voce di Marcello, che risulta più malinconica in linea coi testi sino a “La Guarigione”, canzone in cui si ritorna a picchiare forte.
Questi Blugrana sono una bella sorpresa in questo panorama italiano fatto di gruppi tutti uguali che cercano di copiarsi l'uno con l’altro cercando il successo subito senza fatica; sicuramente questo omonimo album dei Blugrana è annoverabile tra i migliori dischi italiani usciti in questo 2011.