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WITHIN YOUR PAIN
TEN STEPS BEHIND

Negli ultimi tempi non possiamo di certo lamentarci della scena metal italiana vista la folta schiera di nuove band oramai pronte a fare il grande salto e competere a testa alta nel panorama internazionale.
I milanesi Within Your Pain sono una di queste formazioni che, dopo averci incuriosito due anni fa con il debutto “A Fate Worse Than Death”, si sono accasati presso la neonata To React Records dando alla luce questo secondo album “Ten Steps Behind”.
Il quintetto indietreggia dunque di “dieci passi” ma lo fa esclusivamente per prendere maggiore slancio e rendere ancor più devastante l’impatto che queste 11 tracce riescono ad avere sull’ascoltatore, caratterizzate da un metalcore ben strutturato, dalle forti influenze death.
Un netto miglioramento rispetto al passato si riscontra sin dalle prime note della violenta “Sorry but we are still here” dove il song-writing appare più maturo ed intelligente rispetto all’esordio sebbene il gruppo sembri puntare ancora molto sulla sostanza che non sull’originalità dei vari pezzi.
Canzoni come “No dream we can trust in”, “Traitor” o “This quiet silente” sono sicuramente adatte a scatenare il mosh più sfrenato durante i live grazie ai loro cambi di tempo, a ritmiche serrate ed impazzite, a chitarre taglienti come rasoi, insomma grazie ad una carica d’energia che non può lasciare indifferenti.
Il vero limite di questo album sta forse nel suo essere in parte troppo monotono, vuoi per il timbro un po’ monocorde del cantante o per il fatto che i brani siano ancora troppo ancorati ai clichè di un genere che fa ancora fatica ad evolversi e nel quale molti musicisti si perdono lasciando da parte la propria personalità.
In conclusione “Ten Steps Behind” è indubbiamente un lavoro degno di attenzione perché i Within Your Pain hanno talento da vendere e devono semplicemente trovare il giusto canale attraverso il quale esprimerlo al meglio, facendo emergere maggiormente la propria identità.

Whitelocust
Voto: 6,5
TRACKLIST:

01. Welcome
02. Sorry but we are still here
03. No dream we can trust in
04. Barbra Buchet
05. Traitor
06. Destroy-Erase-Embrace-Despise
07. Until the end
08. This quiet silence
09. Ghost of myself
10. This void inside
11. Sometimes fuck is the only one word