Forse non saranno mai degli innovatori gli August Burns Red, ma quando c’è da suonare del sano metalcore d’alto livello il quintetto della Pennsylvanya non si tira mai indietro.
Da puristi del genere come hanno dimostrato di essere negli ultimi anni con il nuovo “Leveler”, il loro quarto disco in studio, questi musicisti poco aggiungono a quanto fatto finora con i precedenti lavori presentando solo qualche timido cenno di evoluzione stilistica.
Quello che salta subito all’occhio dall’ascolto di queste 12 tracce è la tendenza da parte del gruppo di far prendere alla propria musica una piega più melodica grazie a chorus puliti, che faranno la loro sporca figura in sede live (apprezzabile quello di “Empire”), intervallati alle solite efficaci parti in scream/growl.
I fans della band possono però stare tranquilli perché i pezzi che spaccano non mancano di certo, come non mancano i breakdown, i riff di chitarra divisi tra veloci rasoiate, parti stoppate, rallentamenti mosh ed un più frequente ricorso ad virtuosismi tecnici come accade in “Internal Cannon”.
Non c’è dubbio dunque che canzoni come “Divisions” e la bellissima “40 Nights” faranno la felicita di molti anche se è inevitabile osservare come poco o nulla sembri cambiato rispetto a due anni fa ed all’ultimo album “Constellations”.
Nel complesso dunque gli August Burns Red non fanno altro che svolgere, sebbene egregiamente, il proprio compito riuscendo a mantenere intatta la propria fama senza incappare in un passo falso, ma senza neanche andare oltre la propria posizione attuale. Ecco, se il genere proposto non vi ha ancora stancato questo è bel disco metalcore.