I Samiam sono un’altra di quelle band che negli anni novanta presero parte a quel movimento che partiva dal punk-hc e definiva una nuova sottocultura sonora definita come “emocore”. Come gran parte dei gruppi in questione, anche i Samiam hanno avuto una vita travagliata, condita da diversi cambi di formazione e pause più o meno lunghe. A differenza di molti altri però, loro hanno continuato a buttare fuori album con una certa regolarità fino ai giorni nostri e così, in questo 2011, escono con quello che se conto bene dovrebbe essere il loro nono lavoro su lunga distanza. Si intitola “Trips” e esce per la Hopeless Records.
Per chi come il sottoscritto se li fosse persi di vista negli ultimi dieci anni, questa potrebbe davvero essere una buona occasione per riscoprirli. Il disco infatti suona bene ed offre un bello spaccato su un movimento che a quanto pare un po’ in troppi abbiamo dato per morto. Il trittico iniziale composto da “80 West” e “Clean up” e “September” va ben oltre la dichiarazione di intenti e butta subito in faccia a chi ascolta il tiro del disco che prosegue senza perdere smalto lungo tutta la sua durata. L’attitudine punk-hc è quella di sempre, il suono anche. La produzione forse si è fatta un po’ più pulita, ma il sapore ruvido degli anni novanta non ne risulta stravolto. Che altro posso dire? Il disco non presenta certo innovazioni tali da necessitare chissà quali approfondimenti: chitarre, cori, ritmiche ben costruite, melodie cristalline. E’ tutto qui, ma è comunque tanta roba per chiunque mastichi il genere. I momenti migliori sono forse “Nightly” o “Crew of one” e la conclusiva “Happy for you”, ma come dicevo tutto il disco si assesta su livelli buoni senza stancare e offrendo all’ascoltatore esattamente quello che cerca.
Certamente siamo di fronte ad un disco di genere, qualcosa che difficilmente uscirà dalla nicchia di cui fa parte, ma per chi sa apprezzare si tratta sicuramente di buon materiale. Qualcosa di utile a chi di solito si lamenta perché ascolta solo roba uscita più di dieci anni fa.