I Bedouin Soundclash sono senza dubbio una band molto particolare. Il loro mix di reggae, ska e rock li pone sicuramente al di sopra di ogni tipo di catalogazione tipica da negozio musicale. Già quattro anni fa ci avevano dato un assaggio delle loro potenzialità con "Street Gospel", che ha ricevuto parecchi pareri positivi, e in questo loro ultimo lavoro non fanno altro che riconfermare la loro musica genuina e qualitativamente interessante.
Dopo aver ascoltato "Light The Horizon" si possono subito distinguere due correnti di pensiero che attraversano l'album: una a carattere più immediato - vedi "Brutal Hearts", "Elongo", "Rolling Stone" - e una più introspettiva - come in "Mountain Top", "May You Be The Road", "No One Moves, No One Gets Hurt". Entrambe si amalgamano cosi bene tra di loro da non far intravedere nemmeno la più piccola pecca in questo album, che risulta perfetto per lasciarsi trasportare nei propri pensieri e rilassarsi a bordo della tranquillità. I Bedouin Soundclash portano nella loro musica anche tracce di melodia etnica, la quale viene perfettamente rappresentata dalla canzone "Elongo”, che potrebbe fare da sfondo ad un documentario dedicato a paesi misteriosi e ricchi di fascino.
"Light The Horizon" lascia intendere che, dietro ad una preparazione musicale indiscutibile da parte dei componenti, c'è anche un fattore tecnico in sede di produzione che rende la formula ancora più intrigante. I suoni sono molto curati ed ogni elemento risalta bene nel contesto, non prevaricando gli altri e ottenendo una miscela di suoni di altissimo livello.
Insomma, un gran bel disco per questa band che si sta assicurando una buona fetta di notorietà con il loro sound fresco e adatto ad ogni occasione. Per del semplice relax o per una colonna sonora particolare, "Light The Horizon" è il cd giusto da ascoltare.