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ANTHRAX
WORSHIP MUSIC

La girandola dei cantanti che ha caratterizzato la storia recente degli Anthrax si è finalmente conclusa con l'uscita del nuovo studio album "Worship music", a ben otto anni di distanza dal precedente "We've come for you all": liquidato in malo modo Dan Nelson (ricordiamo la sceneggiata della presunta malattia) e lasciato inspiegabilmente andar via un numero uno come John Bush, la band americana  ha deciso infatti di riaccogliere il redivivo Belladonna in pianta stabile.
Sebbene i 4/5 della band rispecchino la formazione originale, il risultato ottenuto con questo disco spazza via ogni ipotesi di ritorno al passato pur senza rinnegarlo, ma piuttosto "aggiornandolo" nei contenuti.
Fatta eccezione per l'ottimo brano in apertura "Earth on hell", forse l'unico insieme a "The giant" vicino alla vecchia produzione, gli Anthrax piazzano una serie di scommesse piuttosto azzardate a partire dalle successive "The devil you know" e "Fight 'em 'til you can't" che, possano piacere o meno,  si lasciano apprezzare in ogni caso per coraggio e voglia di non guardarsi troppo dietro: alle tipiche strofe ruvide di matrice thrash vengono ora affiancate delle aperture melodiche molto accentuate, probabilmente ereditate dall'esperienza The Damned Things di cui hanno fatto parte Ian e Caggiano.
Queste coordinate stilistiche subiscono spesso delle variazioni nel corso dell'ascolto, oscillando dal groove di "In the end" all'esperimento "Crawl", che molto ricorda gli Alice In Chains di "Facelift".
La vera chicca di questo disco si chiama però "Revolution screams", brano ricco di ottimi spunti che cresce di intensità fino alla sfuriata finale di batteria ad opera dell'indemoniato Benante.
Chiude la cover dei Refused "New noise", sicuramente potente quanto l'originale ma senza riletture rilevanti, voce a parte, risultando quindi poco interessante in termini di memoria storica.
Mi sarei aspettato qualcosa in più da una pausa lunga otto anni, ma quasi certamente i troppi cambi non devono aver fatto troppo bene alla band. A conti fatti resta la sensazione che fosse stato a cantarlo Bush "Worship music" avrebbe suonato differente, probabilmente meglio.

Salvatore Dragone
Voto: 6,5
TRACKLIST:

01. Worship (intro)
02. Earth On Hell
03. The Devil You Know
04. Fight 'Em Til You Can't
05. I’m Alive
06. Hymn 1
07. In The End
08. The Giant
09. Hymn 2
10. Judas Priest
11. Crawl
12. The Constant
13. Revolution Screams