Un grande nome della scena punk hardcore Italiana si appresta a deliziarci le orecchie con i suoi suoni duri e potenti. Si tratta dei Jet Market, che in questo 2011 ci riservano molte novità, prima su tutte questo nuovo disco intitolato "Sparks Against Darkness". La seconda è che questo progetto esce per No Reason Records, nome molto noto a chi segue la scena e sempre sul pezzo per quel che riguarda la scena Italiana ed Europea, quindi stiamo parlando di un connubio davvero interessante.
"Sparks Against Darkness" si compone di quattordici tracce che richiamano i già noti suoni dei quattro ragazzi romani, ovvero punk hardcore tirato, stop and go e voce melodica ma spesso cattiva, con chitarre che sferrano riff tecnicamente curati.
Il disco parte nel modo migliore con "Lame Attempts a Improving a Lost Art", una intro musicale di circa un minuto che racchiude ciò che troveremo nelle tracce successive, come per esempio in "My Deep Black Nights", le cui voci e i numerosi cori tengono in piedi un pezzo molto energico e veloce. "Aiming High" è una delle canzoni che si memorizza più facilmente, grazie ad un giro di chitarra molto orecchiabile e ad una composizione musicale che non sfora nel banale, ma tende a rimanere sempre ad alti livelli evitando cadute. Successivamente troviamo "Sparks Against Darkness", il singolo che la band ha messo online da qualche tempo per dare un assaggio di questo prodotto ai propri fan che pare stiano apprezzando. La canzone, un mix di velocità e parti più leggere, ha il pregio di avere come guest d'eccezione nientemeno che Steve Rawles, cantante dei This Is A Standoff (Ex Belvedere) che a livello musicale sembra aver dato molto ai Jet Market, viste le somiglianze di stili con la storica band Canadese. "You Can Always Make My Day", completamente voce e chitarra leggermente distorta con la batteria che tiene il tempo, è una traccia utile a spezzare la velocità del cd per poter gustare meglio le tracce successive, sempre all'insegna di ciò che la band ha saputo confermare in questi numerosi anni di attività. Da segnalare sicuramente " The Missing Link", pezzo nel quale riscontriamo forti somiglianze con lo stile musicale dei This Is A Standoff: riff tecnici e batteria tirata, ripartenze veloci e voce urlata quanto basta per un pezzo che non farà fatica ad essere acclamato dal vivo, proprio come la canzone con cui si chiude il cd, "Myth Became Legend Legend Becam History".
"Sparks Against Darkness" è un prodotto confezionato davvero bene, a cui non manca nulla: tecnico al punto giusto senza esagerare in noiosi assoli fini a se stessi, ritmicamente curato sia negli stop and go che nei riff, a cui si unisce spesso una parte corale che da il valore aggiunto al pezzo. L'unica nota negativa, se vogliamo trovarla, è la presenza di pochi pezzi in grado di far breccia nella mente per poter essere ricordati e impressi. E' giusto una nota, seppur importante, che incide su un ottimo lavoro che pone l'ennesima testimonianza del valore di questa band.