Italiani solo per la carta d'identità, i Rhyme sono una band di recente formazione ma con idee musicali molto chiare: il loro rock guarda dritto a quello di tradizione americana, di quello tosto per intenderci, ispirato principalmente da un'anima melodica e una hard.
Le undici canzoni che compongono questo debut album si distinguono per la compattezza degli strumenti, pompati da una produzione di ottimo livello, guadagnandone in termini di credibilità per un progetto che si sente e vuole essere ambizioso.
Hard rock con una spiccata componente melodica e buona tecnica di base, "Fi(r)st" si potrebbe riassumere così, tra gli ottimi spunti presenti in tutto il disco e le inevitabili incertezze tipiche di un debutto in ogni modo superiore alla media.
Impressionano particolarmente le qualità del cantante Gabriele Gozzi che riesce a infondere ulteriore energia alle canzoni, una voce davvero particolare che non può non rappresentare la marcia in più di questa band.
"Step aside", singolo di cui è stato realizzato anche un video, è sicuramente uno dei brani più riusciti insieme a "Rise again" e "Hiding from the dark", tutti episodi che mettono in evidenza le buone cose dette finora.
Le premesse sono quelle giuste per costruire qualcosa di importante, ai Rhyme il difficile compito di compiere quel passo in avanti verso una maggiore definizione del proprio stile che potrebbe renderli più appetibili per un pubblico più vasto.