Gli Under Static Movement sono una band  formata nel 2007 a Cremona. Dopo un importante cambio di Line Up, il gruppo modifica significativamente il proprio stile creando delle sonorità che spaziano dal nu metal ad un alternative rock/metal tirato. Molto probabilmente l’obiettivo che si prefiggono gli USM è quello di  trovare delle idee innovative in grado suscitare l’interesse di un pubblico variegato.
La band  ha inoltre una significativa attività live nel territorio del nord Italia, può vantare infatti sia l’apertura di numerosi concerti per band del calibro di Linea 77, Exilia, Motel Connection sia la partecipazione ad importanti contest. Grazie al superamento delle fasi finali dell’Emergenza contest, gli Under Static Movement hanno avuto anche la possibilità di calcare palchi prestigiosi come quello dell’Alcatraz di Milano.
L’EP proposto da questa band  si intitola ‘Under Pressure Living’ ed è composto da cinque brani egregiamente registrati e mixati.
Ascoltando per la prima volta questo lavoro, il risultato che si ottiene è abbastanza deludente, tanto da far sembrare l’EP grigio, piatto e quindi privo di elementi significativi. Ma grazie ad uno studio più attento, come capita spesso quando si approfondisce un album, sono riuscito a capire e ad apprezzare maggiormente la totalità di questo ‘Under Pressure Living’. L’EP degli USM ha infatti degli spunti positivi e degni di nota che riescono ad emergere in “Your Own”, un brano  molto interessante e positivo. Il ritornello è molto bello sia nella sezione vocale più melodica, accompagnata da cori molto azzeccati, che nel suono creato dagli strumenti. Mi piace molto come le linee di basso vengono amalgamate con quelle della chitarra. “Because Of You” è probabilmente il pezzo più tirato e pesante dell’intero album ed è caratterizzato dall’alternanza di strofe più heavy a parti più leggere nelle vocalizzazioni e nei riff di chitarra. Un altro brano che gradisco particolarmente è “Fallen Again” dal quale emerge una forte grinta ed energia. 
L’EP è un buon lavoro al quale manca solo quel pizzico di “passione” in più necessario a trasformare un album discreto in un gran bel disco. Le basi per costruire qualcosa di interessante ci sono tutte.