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DUALKORE
DUALKORE

Direttamente dalla provincia di Venezia arriva il metalcore dei Dualkore, cinque ragazzi di Sottomarina che ci propongono cinque brani del loro primo EP intitolato "Dualkore". Il loro è un sound molto duro, accompagnato da una voce growl che restituisce personalità ai brani e da un synth che, ogni tanto, fa la sua comparsa nelle melodie del disco.
"Dualkore" inizia subito con una intro vocale e musicale che serve da traccia guida per "In My Skin", traccia molto potente che fa capire subito le intenzioni di questa band. La voce e lo stile ci riporta molto a quello dei Parkway Drive, ma poco prima di metà canzone avviene l'incredibile: un voce synth assolutamente insensata fa la sua comparsa nel ritornello, dove volendo può anche starci, se non fosse che, appena dopo metà canzone, lo stile del pezzo cambia totalmente riportandoci alla mente gli Eiffel65 per l'improvvisa svolta dance anni '90.
"Kings And Queens", il brano successivo, scivola via mantenendo lo stile hardcore ma come melodie non si distacca molto dal pezzo precedente. Cosa che invece fa almeno in parte "New Orleans", che aggiunge parti più melodiche e leggere ad una base sempre potente e aggressiva. Buona l'alternanza tra le due voci, una più growl e una più melodica. Anche qui il synth è presente, ma in maniera minore rispetto al brano di cui parlavamo prima. "The End" chiude questo EP, non senza qualche dubbio.
Le basi ci sono, è innegabile che le melodie e le idee siano salde, ma quello che fa pensare - e che dovrebbe essere studiato meglio dalla band - è l'uso del synth, a tratti davvero insopportabile nel rovinare buone parti musicali e, in alcune parti, addirittura a cambiare drasticamente lo stile del pezzo, come in "In My Skin". Aldilà di questo fattore da non sottovalutare, "Dualkore" può essere considerato un ottimo inizio e un buon biglietto da visita in vista di un cd successivo dove, però, alcune cose andrebbero riviste e migliorate.

Mairo Cinquetti
Voto: 6
TRACKLIST:

01. Intro
02. In My Skin
03. Kings And Queens
04. New Orleans
05. The End