Dopo l’edizione speciale uscita in occasione del decennale di “Slipknot” (1999-2009) per i nove (ormai otto) di Des Moines è arrivato il momento di piazzare la decima candelina anche sulla torta di “Iowa” (2001-2011).
Per quanto riguarda l’album in sé in questi dieci anni è stato detto tutto ed in tutte le salse: pertanto non so cosa si possa aggiungere se non che è stato ed è tutt’ora una delle colonne portanti del movimento nu-metal e che grazie ad una produzione notevolmente migliorata e pulita rispetto all’album omonimo (questa è stata forse l’ultima grande produzione di Ross Robinson) ha portato la band ad un livello superiore, sia a livello di tecnica che di brutalità, mostrando rispetto agli esordi un’inclinazione death e cyber thrash alla Fear Factory (“My Plague” ad esempio) molto più marcata che assieme al consolidato mix di “crossover tritatutto” delle origini ha trascinato gli Slipknot verso la notorietà planetaria che ad oggi ancora mantengono.
Le novità di questa special edition non sono molte: per quanto riguarda i brani, l’unica novità (se così si può dire) è data da una nuova versione di “My Plague” definita “New Abuse Mix”. Ma le novità maggiori arrivano dall'intero artwork dell’album, la cui grafica è stata restaurata e resa molto più dettagliata per l’occasione.  
In aggiunta al cd 1, nel quale è naturalmente contenuta la tracklist originale con l'aggiunta del mix di cui sopra, troviamo un secondo cd in cui viene inserita la registrazione audio del concerto già immortalato nel dvd “Disasterpieces” del 2002; completa il pacchetto anche un DVD intitolato “Goat” contenente filmati, interviste, videoclip del periodo e tante altre varie chicche realizzate dal Clown aka Shawn Crahan.
In questa Special Edition pertanto non troviamo quasi nulla che la band dell’Iowa non abbia già ampiamente sfruttato commercialmente negli anni precedenti (ad eccezione forse di qualcosa incluso nel DVD), ma rimane comunque un discreto regalo natalizio da fare a chi vuole avvicinarsi agli Slipknot con dieci anni di ritardo e visto il periodo festivo dedicato alla famiglia non si può non rivolgere un pensiero allo scomparso bassista Paul Gray.