Finalmente!! Era ora!!
Queste sono le uniche esclamazioni che il mio cervello ha martellato tra i miei pensieri dopo i primi ascolti del primo EP di questa band che potrebbe diventare il miracolo del Crossover 100% made in Italy!!
Sto parlando degli ADRENALINE, giovane band composta da P-Hell, Seve, Paul e Mel (anche se con questi nomi non sembrano del tutto italiani) nata nel febbraio 2009 con un unico intento: tritare timpani e far saltare su e giù la gente imbattutasi nel loro potentissimo sound con groove massicci, chitarre confondibili con veri e propri martelli pneumatici per non parlare poi del basso, benzina per il motore di questa macchina "ADRENALINICA".
Linee vocali ricche d'odio, sofferenza e melodia che aggiunge quel tocco di violenza pura che l'EP "CRUMBS" vuole esprimere.
La band è composta da musicisti d'esperienza, tutti maturati attraverso importanti esperienze precedenti, in grado di rendere il loro Nu Metal per nulla scontato grazie soprattutto alla voce di P-HELL, il quale alterna con grande tecnica e maestrìa parti screamo con linee più pulite e melodiche.
La produzione curata dal giovanissimo produttore Federico Grella è a dir poco ottima degna delle più note produzioni made in U.S.A. (Sound Studio di Verona, nda).
Sei tracce per una ventina di minuti di pura violenza sonora che ci riporta ai buoni vecchi anni '90 a braccetto però con le più note produzioni del nuovo millennio; aspettavo un EP del genere da anni ormai e confesso che stavo perdendo pian piano le speranze prima dell'arrivo in redazione di questi ADRENALINE.
La cosa più sorprendente è soprattutto il coraggio che ha assunto la band per riproporre ancora oggi un genere per la maggior parte della stampa considerato solo come una moda passeggera, un business mediatico ecc. (sempre meglio dell'emo comunque, nda), soprattutto se consideriamo la vera chicca dell’ep, un brano cantato in italiano intitolato "Nuova Era": mossa coraggiosa, ambiziosa che dopo il suo ascolto supera pienamente il test di "diffidenza".
L’unico consiglio che mi permetto di dare alla band è di comporre qualche pezzo più tirato premendo di più l’acceleratore sulla batteria, così facendo la distruzione è assicurata.
Attendiamo con ansia il loro primo full length, nel frattempo con un bel 9 posso assicurare tutti i lettori di Groovebox che è pienamente meritato.
Ottima band, alla faccia dei tanti blasonati gruppi internazionali dediti ancora a questo metalcore che sa ormai di "brodaglia riscaldata".
Ve la diamo noi l'adrenalina, mothafuckaz!!