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THE EIGHT
S/T

I The Eight sono una band nata da membri di Seven Jay e Seventy Times Seven e già dal nome, si coglie la volontà di tutti nel fare un passo in avanti. Ok, prometto che è l’ultima battuta idiota che scrivo in una recensione. Tornando al dunque, di loro si dice in giro siano una band a cavallo tra il post-hc melodico e il punk ed i riferimenti dati sono Thursday, Alexisonfire, Finch e Brand New.
Io, che di almeno due di queste band sono credente praticante, non ho potuto fare a meno di essere incuriosito, così mi sono sentito l’EP e vi dico cosa ne penso. In primo luogo, non me ne si voglia, i riferimenti secondo me sono un po’ fuorvianti. C’è molta molta melodia, in queste sei tracce, e decisamente poca voglia di gridare. Non che sia un male, ben inteso, però ecco, io dovendo descriverli starei più sull’emocore di vecchia data, condividendo i riferimenti al punk-rock più moderno e melodico e lasciando l’hc ad un discorso di attitudine. Cosa che, per il sottoscritto, è comunque un pregio. Andando al disco, il materiale secondo me è buono. I pezzi ci sono e le linee melodiche fanno breccia senza problemi nelle orecchie di chi ascolta. Dovendo citare delle tracce, direi che, su tutte, l’opener e le due conclusive sono quelle che mi hanno convinto di più. La registrazione è stata fatta in presa diretta e sebbene la qualità sia sopra la media, la cosa porta con se inevitabili sbavature. Manca un po’ di precisione, soprattutto in alcune linee di batteria, cosa che tende a farsi notare con l’andare degli ascolti. Per quanto riguarda la produzione, invece, io avrei optato per qualche scelta diversa. I suoni son troppo puliti, manca quella sensazione di ruvido che un disco come questo deve a mio avviso avere e forse questa cosa è imputabile a scelte da rivedere nell’ambito dei volumi e del suono delle chitarre. Infine, sempre a mio avviso, c’è la necessità di ampliare il pacchetto backing vocals. Tutte cose da sistemare per dare ai pezzi la giusta dimensione.
Il materiale di partenza però è buono e, in questi casi, è davvero la cosa più importante.

Manq
Voto: 6/7
TRACKLIST:

1 – Tragedy’s trend
2 – Of my life
3 – Revelations
4 – The reality
5 – Nightmares
6 – A world away