Partiamo subito dal presupposto che gli Exilia sono sinonimo di "Band massiccia" non tanto per la loro perseveranza nello sperimentare sempre soluzioni alternative alle fin troppe stereotipate concenzioni strutturali presenti su ogni singola traccia delle più disparate giovani realtà, ma per il loro sfegatato amore e passione per quell'alternative metal suggestivo e coinvolgente.
Ritornano in grande stile con "Decode", quinto album per una band che dimostra per la quinta volta di aver raggiunto un nuovo livello di maturazione.
"Decode" è composto da un sound potente e aggressivo, incisivo come i loro primi dischi ma che si allontana concettualmente dall'etichetta "Crossover" dove gli Exilia sono sempre stati inseriti.
Nuove contaminazioni quindi hanno allontanato la band dal solito calderone "Nu Metal" poichè "Decode" porta l'udito in un mondo a parte, dove la libertà d'espressione, arte, poesia, rabbia ed emozioni forti si fondono sottoforma di Alternative Metal facendo venire alla luce nuove sonorità, risultato di una ricerca più approfondita, di sperimentazioni più accurate e sfumature musicali più forti ed incisive trasmettendo all'ascoltatore sensazioni uniche.
I brani scorrono fluidi e potenti dove la singer Masha dimostra ancora una volta di trovarsi perfettamente a suo agio nell'alternanza vocale Scream/Melodica.
Brani come "Satellite", "Forever", "Unconventional" e "Myself" vi lasceranno a bocca aperta per la loro rabbia pronta a esplodere da un momento all'altro.
Concludendo, gli Exilia hanno dimostrato che, nonostante la carriera lunga e faticosa (presenti dal 1993 nda) la passione, l'amore per l'arte e la musica rappresentano per loro l'elemento chiave per sopravvivere in un mondo sempre più difficile da sopportare.