I 21G sono una band lombarda ormai in attività da circa dieci anni, molto presenti con concerti nelle zone di Varese e di Milano. Nel 2008 si autoproducono l’album di debutto “Pollution” che riceverà buone recensioni e diversi passaggi nelle radio locali. Dopo svariati rimescolamenti della formazione, i 21G registrano questo CD intitolato “Reham” che fanno uscire a febbraio di quest’anno. Dal primo pezzo di questo lavoro si capisce che la band non brilla di certo per originalità, suona dei brani Industrial Rock molto miscelati con l’elettronica che rimandano fortemente ai NIN. Purtroppo i risultati sono nettamente diversi rispetto a quelli raggiunti dalla band precedentemente menzionata, tanto che i pezzi successivi scivolano via anonimi nonostante siano leggermente più interessanti rispetto il brano di apertura. Mi piace la melodia della terza traccia, dove dei pregevoli ritornelli cantati e suonati egregiamente riescono a entrare facilmente nella testa dell’ascoltatore. Il brano successivo è eccessivamente contaminato da elementi elettronici, che diventano l’ossatura intorno alla quale costruire l’intero brano. “Reham” ritrova poi un’anima più Rock con una sorta di ballad che traghetta questo album, utilizzando delle sonorità più leggere, verso il ritorno a tonalità più dure e a basi campionate.
Onestamente questo lavoro non mi ha entusiasmato, nonostante i 21G cerchino di sperimentare variegando i suoni dei propri brani, non riescono ad avere l’incisività e l’originalità delle band cui si ispirano.