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ICON OF SINS
OPEN WATER

Nel corso degli anni inevitabilmente il panorama underground fa una stima dei suoi alti e bassi, riportando alla memoria band che hanno lasciato il segno e altre che forse sarebbe stato meglio non fossero mai esistite.
Dopo quest'introduzione severa e spiccia, proviamo a concentrarci su quel che la nostra capitale ospita nel panorama hardcore, ricorderemo sicuramente mostri sacri come: To Kill, Fomento, The Orange Man Theory, Jet Market aka band veterane che hanno sudato negozi interi di camice pur di lasciare un segno nell'underground nazionale ed estero.
Ma poi? Poco, per non dire niente se non qualche sporadica meteora finita subito nel dimenticatoio.
Non è però questo il caso degli Icon Of Sin, Metalcore band capitolina nata dalle ceneri di una band nota come "The Wax Mask".
Esperienza, concretezza, onestà e umiltà sono i quattro elementi distintivi di una band sicuramente pronta a lasciare il segno a livello internazionale.
Quel che vado a presentarvi in questa recensione è il loro secondo EP intitolato "Open Water", lavoro prodotto all'Adrenaline Studio da Daniele Nelli e Davide Bitozzi.
Che dire ragazzi, cinque tracce da paura!! Metalcore "intelligente" e per niente scontato, furioso, potente, grande come solo pochissimi altri gruppi riescono a scrivere.
Cambi di formazione, esperienza live invidiabile, presenza scenica devastante sono valori aggiunti al 100% per una realtà di cui sentiremo parlare molto presto a livello professionale.
I "Fantastic Five" (Marco, Daniele, Adriano, Tommaso e Pietro) tecnicamente posso essere accostati senza alcuna timidezza a mostri sacri del Metalcore.
Le tracce si susseguono senza mai annoiare con il solito schema "HC-MOSH-HC-MOSH-BRIDGE-FINALE MOSH" (un pò come nel crossover "RAP-SCREAM-RAP-SCREAM-BRIDGE FUNK-FINALE SCREAM") al contrario, abbiamo schemi complessi, ma fluidi, groove furiosi, ma ben agglomerati ai riff di chitarre e al cantato-scream-growl di Marco il quale ha dovuto faticare parecchio per rendere originale il proprio cantato riuscendo perfettamente nel suo intento.
La band promette bene, ha stoffa, potenza, forza, tecnica ed esperienza, tutto quel che serve per lasciare un segno per diventare la next big thing, o meglio la prossima "Icona" da seguire.
Destinati al grande salto di qualità.

Francesco Capanelli
Voto: 8
TRACKLIST:

1. Pick up your Guns

2. Open Water

3. A Blinding Sun

4. Waves

5. Shipwreck