Di questo disco si potrebbe parlare per ore, come descriverlo in due righe. Io cercherò di optare per una via di mezzo, anche se forse il consiglio migliore che ho da dare è di ascoltarlo.
Di dischi come questo infatti non se ne fanno più. Melodie dilatate, arpeggi suggestivi, voce non propriamente armoniosa. Ok, qui ci sono le trombe, ma così non fosse stato sarebbe potuto essere un disco dei Mineral. Un disco dei Mineral con le trombe di "Pneuma" dei Moving Mountains.
Per quanto mi riguarda, nel 2012, un disco dei Mineral manca come l'ossigeno quindi questo "We are all better than this" è un disco da avere. Da sentire. Ma non sentire inteso come ascoltare, proprio da sentire dentro, da usare per creare suggestioni, emozioni, riflessioni.
I testi son belli, molto belli, ma chissenefrega. Lasciamoli lì, chiusi nel loro guscio inglese, e badiamoci il meno possibile. Ascoltiamo le melodie in questo luglio torrido, magari stradiati su un ipotetico terrazzo, da soli.
E' un disco che per quanto intriso di una tristezza smodata a me ha messo addosso solo belle sensazioni. Relax. Pace. Calma.
Insomma, un bel disco di emocore catapultato ai giorni nostri senza una ragione, un perchè e una spiegazione plausibile, fatto essenzialmente di cover e derivativo oltre i limiti dell'immaginabile. Però bello. Che alla fine è quel che conta.