Una band dovrebbe rendersi conto di aver dato tutto il meglio di quello che poteva dare e molto umilmente mettersi da parte e darsi ad altri progetti. E infatti, è proprio così che avevano fatto gli Spineshank. Scioltisi dopo il grande successo di "Self -Destructive Pattern", quando il nu metal era ormai agli sgoccioli (2004), un paio di anni fa e dopo alcuni insuccessi solisti hanno deciso di rispolverare la vecchia band, sperando potesse tramutarsi in un usato garantito. I ritornelli accattivanti di Jonny Santos non mancano, ma è palese che "Anger Denial Acceptance" sia stato composto in un momento in cui il metalcore diceva ancora la sua e che la band abbia tentato di tenere un piede in due staffe, in parte snaturandosi. Purtroppo per gli Spineshank però, proprio mentre il loro album stava per essere pubblicato, anche al metalcore è stata data l'estrema unzione e questo rende il suono di "Anger Denial Acceptance" vecchio da qualsiasi prospetiva lo si ascolti. Ma la cosa che delude di più è la totale mancanza di quella parte industrial che era un pò il marchio di fabbrica della band, oltre ad un singolo da battaglia alla "New Disease" o "Smothered". Se siete dei nostalgici potreste comunque trovare qualche passaggio interessante tra riff incessanti di chitarre accordate sotto lo zero, screamo laceranti e clean molto gradevoli. Tuttavia, siamo di fronte ad un album mediocre di cui non si sentiva il bisogno.