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BRING ME THE HORIZON
SEMPITERNAL

Le capacità dei Bring Me The Horizon sono ineccepibili sebbene in molte occassioni abbiano, loro malgrado, attirato critiche rivolte sia alla qualità dell’esecuzione delle loro canzoni on stage, sia al loro approccio con il pubblico. Ora con “Sempiternal” i BMTH sanno di giocarsi tutto, futuro e reputazione.
Le cose sono cambiate rispetto all’ultimo disco, ne è prova il cambio di line up che ha portato alla dipartita del versatile chitarrista ritmico J.Weinhofen ( Ex I Killed The Promo Queen) a favore dell’arrivo di Jordan Fish ex tastierista dei Worship.
Sebbene il ruolo di “ J. Fish” dovesse essere inizialmente periferico e di mera collaborazione nella scrittura di “Sempiternal”, il chitarrista è riuscito a prendersi il proprio spazio dimostrando di essere un vero leader in fase compositiva dell’album ed entrando ufficialmente tra i componenti. Tra i suoi meriti certamente l’aver migliorato le qualità compositive della band, agendo come un direttore d’orchestra e proponendo le sue contagiose influenze tra ambient music ed electronic music.
Il disco si apre con “Can You Feel My Heart” che è l’emblema del progetto, ottenuto con un pesante uso dell’elettronica, nel quale i suoni di “Fish”ridisegnano il profilo creativo della macchina BMTH, donandole una linea più sperimentale.
“House Of Wolves” ricalca quanto scritto anni fa con “Suicide Season”. Una folmula già sperimentata in passato, ma che purtroppo non brilla in originalità. Sebbene la collaudata soluzione fatta di riff semplici e cori funzioni, due vistose crepe segnano il brano e una di queste si palesa proprio nel ritornello. Il riff di chitarra suonato con la tecnica del “hammer on” da “Lee Malia”, permettetemi, è un “plagio” del famoso e più che decennale ritornello del brano “Tip Your Bartender” dei “Glassjaw”. La seconda debolezza è il bello ma discutibile riff di chiusura, un “Tributo” ai “Machine Head”, con i quali hanno condiviso il palco durante il tour europeo nell’autunno del 2011.
La scelta di un suono più rotondo rispetto ai precedenti album, è Il pregio di questo quarto ed ultimo lavoro . Questa scelta ha reso più accoglienti le soluzioni melodiche che in “Sempiternal” non mancano e considerandole in una visione d’insieme costituiscono la vera componente di rinnovamento stilistico.
Le bombe heavy non mancano: “ Shadow Moses” e “Anti-Vist” funzionano.
“And The Snakes Start To Sing” è l’anteprima del prossimo futuro, una interpretazione della melodia, originale e ricca di cromatismo.
“Can You Feel My Heart”, “Sleepwalking” e “Crooked Young” rappresentano ognuna in modo proprio la nuova faccia dei Bring Me The Horizon, sperimentale e fresca.
Infine, il meticoloso lavoro fatto in studio, punto di forza anche dei lavori precedenti, e la produzione affidata alle mani esperte di Terry Date, già Deftones, Limp Bizkit e Pantera, sono una garanzia purchè vengano al più presto rafforzate quelle fragilità mostrate durante gli show live.

Giampiero Skull

TRACKLIST:

01. Can You Feel My Heart?
02. The House of Wolves
03. Empire (let them sing)
04. Sleepwalking
05. Go to Hell, for Heaven’s sake
06. Shadow Moses
07. And The Snakes Start To Sing
08. Seen It All Before
09. Antivist
10. Crooked Young
11. Hospital For Souls