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Dal 6 ottobre riparte GROOVE BOX su Radio Lupo Solitario 90,7 FM!
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SINISSTAR
FUTURE SHOCK
Visti i grandi nomi orbitanti attorno alla "Stella Sinistra" (il produttore storico dei Saliva, Bob Marlette, Brendan O'Brien all'opera sul mixaggio e produzione di due tracce, l'executive producer Jordan Schur oltre a presunti talent-scout e protettori di lusso come Fred Durst e Rob Zombie) stupisce constatare il mancato (neppure sfiorato?) "botto" di questo quintetto losangelino… "Future shock" è infatti un dignitosissimo prodotto nu-metal, impeccabilmente confezionato e capace di ostentare in più di un frangente una certa, seppur non eccessiva o stupefacente, versatilità stilistica. A riprova di ciò dopo lo sporco "nu-glam" post-moderno alla Marilyn Manson di "White noise", facilmente elevabile a canzone simbolo dei Sinisstar, con "Freak of nature" e "Do it" (che potrebbero rammentare Dope ed Endo) esce un ambo sulla ruota del rap-metal subito seguito da un terno di titoli dall’ambizione decisamente radio-friendly, a cominciare dal coretto kitch ("na na na na") di "Drug related" (che spezza, però, una strofa al fulmicotone), transitando per la pura e semplice love song "Porcelain", fino ad arrivare alla sesta traccia, che espone uno dei principali punti di riferimento dei Sinisstar: in "Clear plastic", infatti la danzereccia new wave alla Orgy si fonde col power pop proprio di American Hi-Fi e Eve 6.
Nuovi "effetti speciali" ci attendono in "Spaceman", in grado di servire un nuovo inaspettato cocktail, il "Guns revival" alla Buckcherry e Beautiful Creatures in salsa "space-zombie"! Nel prosieguo si balla sulla pista della "evil disco" à la Static-X con "Electric" e si persevera in territorio electro-metal (cresce l’idea di avere a che fare con dei novelli Orgy, anche se fondamentalmente meno raffinati…) nel tentativo di fulminare le orecchie degli ascoltatori col tanto paventato "shock futuro". "Haunted" ha il "merito" di mettere d'accordo tre generazioni di pessimismo musicale passeggiando abbastanza agevolmente tra i lugubri spettri di Black Sabbath, Bauhaus e Smashing Pumpkins… mentre la chiusura spetta ad una canzone, "Psychosexy", che dal titolo omaggia più o meno volutamente i Red Hot Chili Peppers ed in cui, tra "nursery rhymes" korniane, bridge rappati e ritornelli cantabili ci ritroviamo virtualmente in mano un nuovo "bigino" del suono del complesso fronteggiato da Edgy, forse eccessivamente debitore di altrui trovate, ma comunque meritevole di un minimo di attenzione… il fato ha però voluto che la stella dei Sinisstar null'altro fosse se non una velocissima meteora…
Silvio52
Voto: 6,5
TRACKLIST:

1. White Noise
2. Freak of Nature
3. Do It
4. Drug Related
5. Porcelain
6. Clear Plastic
7. Spaceman
8. Electric
9. First Day of Nowhere
10. Haunted
11. Psycho Sexy