Secondo lavoro per i Taproot, che dopo "Gift" tornano ad offrirci un nuovo lavoro intitolato "Welcome"; la prima traccia è "Mine", caratterizzata da una parte vocale melodica e pulita accompagnata da suoni più curati rispetto al precedente lavoro della band; dopo viene "Poem", primo singolo estratto dall'album, la quale ci presenta un sound classico nu-metal con chitarre più graffianti e potenti rispetto alla precedente canzone. "Everything" starebbe benissimo a mio avviso in un disco degli Staind, così come "Art", secondo singolo estratto, mi sembra una canzone che accarezza molto il sound propostoci in passato dagli indimenticabili Alice In Chains; "MySelf" alterna momenti di cantato pulito e quasi tranquillo a veri e propri urli stile Chino Moreno vecchia maniera. "When" si integra bene nell'album, alternando momenti soft ad accelerazioni più selvagge, stesso copione seguito anche da "Fault" e "Sumtimes"; per "Breathe" vale lo stesso discorso fatto per "Everything", ovvero una canzone tipicamente Staind. Si arriva quindi alla meravigliosa "Like", una stupenda ballata acustica la quale a mio avviso non fa altro che alzare il livello del disco, sebbene non presenti suoni propri del crossover. Il disco si chiude con "Dreams" per le quale non trovo nulla da segnalare, e "Time",canzone tra le mie preferite riguardo a questo disco; in fin dei conti un giudizio positivo su questo album (darei un voto 7), diverso dal precedente "Gift" ma non per questo meno apprezzabile.