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POISON THE WELL
YOU COME BEFORE YOU
Capita raramente che l'essenza di un disco possa essere colta semplicemente analizzando l'artwork della copertina: il nuovo album dei Poison The Well "You Come Before You" appartiene a questa categoria di eletti.
Un cielo grigio e nuvoloso che ispira un sentimento di tristezza e malinconia ed al quale è facile accostarvi la presenza di un vento che soffia furioso e penetrante, quasi tagliente, ambientato in un asettico prato spoglio a suggellarne l'angoscia intrinseca: il tutto illuminando un cuore forte e lucente appartenente ad un oggetto (lo spaventapasseri) apparentemente senz'anima propria.
Questa è la raffigurazione pittorica dell'essenza dei Poison The Well, dove melodie vocali stracariche di emozionalità surreale (il cielo nuvoloso) si intersecano ad adrenaliche accelerazioni iperrealistiche (il vento), senza mai scadere nella banalità del metalcore più scontato e derivativo; probabilmente non è nemmeno esatto definire 'metalcore' questo esemplare ibrido di metal, emo, hardcore, nu-metal, il tutto al di fuori dei più classici stereotipi o clichè di turno. Ed il cuore? Il cuore rappresenta l'onestà del suono, la genuinità delle canzoni, la morigeratezza degli intenti, la capacità di dare un'anima sincera anche ad un dischetto metallico, senza lo stress da successo, senza rincorrere disperatamente il mercato.
Nulla è lasciato al caso, la schizofonìa delle tracce riesce a sorprendere in continuazione, appoggiandosi su ingenti quantità di breakdowns improvvisi, cambi di tempo repentini e fulminanti senza alcun tipo di preavviso, lasciando sbigottito l'ascoltatore e regalando una piacevole sensazione di spaesamento e di dolce stordimento.
Le versatilità dei Poison The Well risalta nella violenza di "Zombies Are Good For Your Health", nella cattiveria di "Crystal Lake", nella pacatezza di "Sounds Like The End Of The World", nella pesantezza di "Ghostchant", nell'emotività di "The Realist", nei Deftones di 'White Pony' di "Apathy Is A Cold Body" culminando nella completezza di "For A Bandaged Iris", forse la traccia migliore dell'intero LP.
Le molteplici influenze ed ispirazioni impediscono di dare una etichetta precisa e ben definita: si va dai Fear Factory agli Slayer, dagli Hatebreed agli A Static Lullaby, passando per territori facilmente riconducibili ai Deftones, ai Glassjaw e ai Killswitch Engage con lievissime spruzzate di pop; il tutto mescolato e rielaborato in un sound unico ed inconfondibile regalando nuova linfa all'attuale catalogo musicale nel quale lo spazio per l'inventiva si sta restringendo sempre più.
Ed il loro segreto sta proprio qui: riuscire a creare canzoni fluide, pulite, massicce ed ottimamente elaborate ma soprattutto originali e senza piegarsi alle regole della commercialità; "You Come Before You" infatti non dà mai l'impressione di strizzare volontariamente l'occhio alle radio, propalando invece una maturità piena ed inconstestabile.
Tempo
Voto: 8,5
TRACKLIST:

1. Ghostchant
2. Loved Ones (Excerpts From Speeches Of How Great You Were. And Will Never Be Again)
3. For A Bandaged Iris
4. Meeting Again For The First Time
5. A) The View From Here Is... B) A Brick Wall
6. The Realist
7. Zombies Are Good For Your Health
8. The Opinionated Are So Opinionated
9. Apathy Is A Cold Body
10. Sounds Like The End Of The World
11. Pleasant Bullet
12. Crystal Lake